Le coppie gay devono potersi sposare come chiunque altro. Questo è il principio che ha spinto oggi i quaccheri britannici ad appoggiare ufficialmente le unioni matrimoniali tra gay. Secondo il principio che "il matrimonio è opera del Signore e noi siamo solo i Suoi testimoni", la Società degli Amici, denominazione ufficiale dei quaccheri, ha oggi ufficialmente espresso, durante il convegno annuale a York in Gran Bretagna, la propria approvazione alle unioni gay. Non c’è differenza tra etero e omosessuali e entrambi dovrebbero avere pari diritti civili e religiosi.
Ecco perché all’incontro di York, si è chiesto al governo britannico di rivedere le leggi che regolano le unioni civili e permettere ai quaccheri di registrarle, così come si registrano i matrimoni tra eterosessuali. Non è una novità che la Società degli Amici sia più tollerante rispetto a molte altre confessioni su questo e altri temi. E’ dagli anni ’60 infatti che i quaccheri concedono benedizioni religiose per le coppie gay che scelgono di unirsi in unioni civili e che professano che non esista differenza tra etero e omosessuali. "Una scelta coraggiosa e onorevole", dice l’attivista per i diritti gay Peter Tatchell.
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