UNA SINDACA PER I GAY

"Non siamo una città intollerante: patrocinerei un Pride e parteciperò alla prossima cena". Mara Scagni prima cittadina di Alessandria, si scaglia contro le minacce che fecero annullare il raduno gay.

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ALESSANDRIA – Nega l’esistenza di una diffusa omofobia da provincia nella sua città, patrocinerebbe volentieri un Gay Pride che si svolgesse in Piemonte, e promette di partecipare a eventuali prossime iniziative della comunità omosessuale. Mara Scagni, sindaca di Alessandria, è decisa a dare della sua città un’immagine diversa da quella che è emersa con la vicenda della cena organizzata dai frequentatori della chat di Gay.it. Come molti ricorderanno, della cena aveva parlato anche un sito internet locale, inalessandria.it, sul cui forum si erano scatenati alcuni intolleranti alessandrini che minacciavano di recarsi al ristorante che avrebbe dovuto ospitare la cena armati di spranghe e taniche di benzina. Le minacce avevano causato numerose defezioni, oltre a quella dello stesso ristoratore, provocando così l’annullamento della cena.
Ora, mentre la comunità omosessuale della cittadina piemontese si ricompatta e prevede di organizzare un prossimo appuntamento, le istituzioni fanno a gara per solidarizzare con i gay. E la “prima cittadina” non è da meno.

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Mara Scagni, dei DS, dal giugno scorso ha il difficile compito di succedere a un’altra sindaca, quella Francesca Salvo in forza alla Lega, che è tristemente passata agli onori della cronaca per alcuni raccapriccianti episodi: ad esempio, quello in cui, alla domanda di accoglienza da parte di un centinaio di profughi curdi, avrebbe risposto “mettiamoli nell’inceneritore”…
Dottoressa Scagni, cosa pensa di queste minacce alla comunità gay?
La nostra città ha vissuto, purtroppo, nel recente passato, un’atmosfera poco vivibile, dalla quale non si è ancora ripresa del tutto. L’opposizione attuale non si è ancora resa conto di aver perso, e di rappresentare un’esigua minoranza. Così, continuano a fomentare la cultura della minaccia e della calunnia. Anche in campagna elettorale, hanno incentrato tutti i loro interventi sulla calunnia: ora sollecitano l’emersione di queste posizioni intolleranti. Ma sicuramente non è questa la posizione della mia amministrazione: domani 19 dicembre, in Consiglio Comunale discuteremo di quanto accaduto, ma posso già dire che nella maggioranza, e anche in alcuni esponenti della minoranza, non c’è nessuna contrarietà verso la comunità gay. E se ci sarà un’altra occasione, sicuramente parteciperò anch’io o anche altri membri della mia giunta.
Mi sembra di capire che lei è d’accordo con i Carabinieri che sostengono che il linguaggio usato nelle minacce sembrerebbe vicino ad organizzazioni politicizzate di estrema destra, e non consono a singoli balordi.
Assolutamente sì. Sono sicura che a fare quegli interventi siano state le stesse persone che hanno fatto uscite analoghe anche in campagna elettorale. Potrei persino fare dei nomi…
Ma è sicura che questo accusare le organizzazioni di estrema destra non sia un modo per nascondere una realtà provinciale di Alessandria? In fin dei conti, la città non ha fatto una gran bella figura…
Assolutamente no. Lo nego fermamente e lo nega tutta la mia giunta, che già si è espressa in maniera solidale con la comunità gay. Lo so, in passato, durante la precedente amministrazione, la città è stata sotto i riflettori per episodi di intolleranza e violenza, ma Alessandria sa essere una città solidale e accogliente, disponibile e generosa. Le voci degli intolleranti sono voci singole, di alcuni amanti delle esagerazioni.
La sua amministrazione, ha in cantiere qualche intervento per sostenere la comunità omosessuale?
Come ho detto, domani ci sarà il Consiglio Comunale in cui questi argomenti saranno all’Ordine del Giorno: se ci saranno proposte in questo senso, ne discuteremo. C’è chi ha suggerito di intitolare una strada a qualche personaggio gay, ma credo sia più importante che ci sia una presa di posizione decisa.
Come forse sa, il prossimo Gay Pride nazionale, che si svolgerà a Bari, è patrocinato anche dalla regione Puglia amministrata dal centro-destra. Se ci fosse un Gay Pride ad Alessandria o nelle vicinanze, lei lo patrocinerebbe?
Direi di sì.

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