Dove ci sta conducendo il Governo Meloni? Dove ci porterà questa destra così nera, da non riuscire a trattenere il proprio abisso?
Il 2024 della premier Giorgia Meloni è iniziato col botto. Il suo deputato Emanuele Pozzolo, eletto in Parlamento il 25 Settembre 2022 grazie alle famose liste di Fratelli d’Italia preparate personalmente da Giorgia Meloni stessa e da sua sorella Arianna Meloni, ha portato una pistola ad una festa di fine anno e gli è scappato un colpo che ha ferito una persona inerme. Alla festa c’era anche un altro deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Del Mastro Delle Vedove, membro del Governo Meloni come sottosegretario alla giustizia. Del Mastro era finito già sotto un turbine di polemiche e provvedimenti giudiziari quando aveva spifferato segreti di stato al suo compagno di appartamento e sodale in Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli (Gay.it aveva difeso i due tizi dalle penose insinuazioni omofobiche di cui erano stati oggetto).
A proposito dell’inquietante aleggiare di una certa diligenza neofascista nella classe dirigente di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, già nel 2021 su Gay.it avevamo scritto questo articolo che vale la pena rileggere oggi: Qui Milano cuore nero, all’aperitivo fingiamo che i camerata di Giorgia Meloni non esistano >
Dai busti di Mussolini a casa della seconda carica dello Stato Ignazio La Russa fino agli eventi di Capodanno con pistolettata e ferimento di una persona inerme, ci chiediamo quanto ci si possa fidare di Giorgia Meloni, avendo ella stessa preparato le liste elettorali di Fratelli d’Italia e avendo quindi ella stessa preso la decisione finale per ciascuna candidatura: difficile oggi per la premier prendere le distanze da donne e uomini che ella stessa ha scelto e selezionato per i seggi parlamentari del suo partito. E che dire della possibile, probabile, elezione di Elena Donazzan (l’esponente di FdI che bullizzò pubblicamente l’insegnante trans Cloe Bianco, che successivamente si tolse la vita) a Strasburgo alle prossime elezioni europee?
Ma chi è Emanuele Pozzolo?
Dal web spunta un post X-Twitter nel quale nel 2015 l’allora esponente locale di Fratelli d’Italia se la prendeva con il Governo Renzi impegnato nell’approvazione della legge sulle unioni civili. Il deputato di Meloni che si dice fiero di essere definito fascista pubblicò un meme in cui si vedeva un pacco di pasta, nel fantasioso formato “R*CCH*ONI”, scrivendo:
“Il Governo Renzi nel ddl sulle unioni civili pare che inserirà anche uno specifico obbligo ai produttori di generi merceologici di qualsivoglia tipo di innovare la propria offerta commerciale, così da soddisfare la clientela di qualunque orientamento sessuale”
Per descrivere che tipo di persona sia Emanuele Pozzolo, scelto da Meloni per un posto in parlamento, abbiamo preparato una breve rassegna.
Scrive Ilaria Cucchi (senatrice Sinistra Italiana):
“Dai suoi profili social: cita Mussolini e inneggia al fascismo; pubblica contenuti misogini e omofobi; si definisce “pro-Dio, pro-pistole, pro-vita”. Insomma, una versione se possibile ancora più grottesca di Dio, patria, famiglia.
Scrive Il Sole 24 Ore:
“Spesso nel mirino di alcuni suoi ironici messaggi social, giustificati rivendicando dal diritto alla satira, sono finiti i vegani e gli omosessuali. Emanuele Pozzolo, il deputato vercellese di Fratelli d’Italia proprietario della pistola da cui è partito il colpo al veglione di Capodanno alla Pro loco di Rosazza, lavora come consulente legale: è anche chiamato “Manny”, ha 38 anni, è sposato e ha tre figli.”
Scrive il quotidiano La Voce:
“Si definisce un ‘reazionario’ e da anni si professa favorevole al diritto dei cittadini di armarsi per autodifesa. In post di diverso tempo fa pubblicava foto e frasi di Benito Mussolini. Spesso nel mirino di alcuni suoi ironici messaggi social, giustificati rivendicando dal diritto alla satira, sono finiti i vegani e gli omosessuali.”
Nel 2019 Emanuele Pozzolo era assessore alle politiche giovanili per Fratelli d’Italia a Vercelli: dal suo ruolo, insulta una persona che vive con disabilità, come riporta Open. Pozzolo aveva definito la persona che vive con disabilità un “parassita” e “occupante abusivo di casa”. All’epoca Pozzolo era anche segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni “Ah, ecco l’Italia – aveva sarcasticamente commentato Pozzolo – Quella dove imprenditori, professionisti e famiglie vengono munti dallo Stato fino al sangue: ma dove migliaia di parassiti vivono alle spalle degli altri”, aggiungendo l’hashtag #poverapatria.
Foto e frasi pro Mussolini e una instancabile propaganda a favore delle armi, così Pozzolo raccontate da Ansa.
Il deputato eletto con Giorgia Meloni non si offende se viene definito fascista e ama essere appellato con il nomignolo di Dux. Lo riferisce Affari Italiani. Per Pozzolo “Mussolini era uno statista e non un criminale”.
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