Si terrà il 24 Giugno 2023 a Chieti la quarta edizione dell’Abruzzo Pride (Pagina FB – Pagina IG).
L’edizione 2022, tenutasi a Teramo lo scorso 25 Giugno, aveva visto schermaglie con la politica locale. Nella regione che Giorgia Meloni governa già dal 2019, era risuonato dagli Appennini alla costa il messaggio arcobaleno dei partecipanti:
“Siamo un fiume di persone uniche e meravigliose e non abbiamo bisogno dell’approvazione di nessun*”
A Teramo non erano stati in moltissimi a sfilare in parata, circa 1.500-2.000. Qualche settimana prima, gli esponenti locali di Fratelli d’Italia avevano intimato “Non offendete la morale cristiana”.
E a proposito di partiti di estrema destra, l’Abruzzo Pride 2023 vedrà la sua parata finale proprio a Chieti, città cuore nero d’Italia.
Nel 1926 si svolse a Chieti il processo farsa per l’omicidio di Giacomo Matteotti, assassinato su ordine di Mussolini due anni prima. Chieti ebbe quindi decenni di Democrazia Cristiana al potere con il 60%, immenso calderone che mescolava pulsioni clericali, ombre nere e una buona dose di corruzione. Durante la tangentopoli dei primi anni Novanta, Chieti fu travolta dal giustizialismo. Un tribuno di estrema destra, conclamato e sedicente fascista, Nicola Cucullo, cavalcò l’onda reazionaria e diventò sindaco, restando a lungo il dominus della politica locale.
L’attuale sindaco di Chieti è Diego Ferrara del Pd, sostenuto da una maggioranza che tiene fuori il M5S e imbarca due liste civiche di centro.
L’anno scorso al’Abruzzo Pride di Teramo c’erano state 80 adesioni da Associazioni territoriali e regionali e il sindaco di centro sinistra, Gianguido D’Alberto, aveva dato il patrocinio all’Abruzzo Pride. Toccanti le sue parole di alleanza e sostegno per la comunità LGBTQIA+ abruzzese:
“La repubblica rimuove gli ostacoli che impediscono il pieno svolgimento della persona umana, essere sé stessi, essere ciò per cui si è nati, avere diritto di essere ciò per cui si è al mondo e non essere ciò che altri vogliono che siamo.
(Abruzzo Pride 2022, Gianguido D’Alberto, sindaco centro-sinistra Teramo)
Le prime due edizioni dell’Abruzzo Pride, quelle del 2020 e del 2021 si erano tenute a Pescara e L’Aquila, ma si era trattato di manifestazioni statiche, a causa delle limitazioni anti-COVID.
Il motto dell’edizione 2023 è “Un Pride della Majella!”, montagna abruzzese come riferimento al forte radicamento al territorio delle iniziative collaterali, organizzate dalle persone del coordinamento Abruzzo Pride (Arcigay Chieti Sylvia Rivera – Arcigay L’Aquila Massimo Consoli – Arcigay Teramo – Jonathan Diritti in Movimento – Marsica LGBT – Mazì Arcigay Pescara e Presenza Femminista).
“Con il Pride affermiamo con forza il nostro esserci come cittadine e cittadini LGBTI+, come corpi politici e sessuali, come relazioni libere e consapevoli. Chiediamo a gran voce Diritti ad oggi ancora negati”.
(Fabio Milillo, portavoce di Abruzzo Pride)
Il Pride abruzzese avrà il suo clou dunque nella parata finale a Chieti: “Vogliamo attraversare il centro storico della città – spiega Milillo – vogliamo essere presenti con i nostri corpi e con le nostre soggettività nei suoi luoghi-simbolo come Piazza San Giustino, la Villa Comunale o il Corso Marrucino”
“Molti esponenti dell’attuale Governo hanno preso chiare posizioni contro la nostra comunità e contro i nostri Diritti. Hanno più volte invisibilizzato e schernito le soggettività trans+, hanno contaminato e contaminano le discussioni politiche con fake news, hanno attaccato e attaccano apertamente le nostre famiglie, hanno riservato e riversano strumentalmente la propria fede religiosa nel loro operato politico. Continuiamo a lottare per affermarci e per continuare a garantire Diritti oggi in pericolo come quello all’aborto o altri ancora negati, dalla lotta alle discriminazioni omolesbobitransfobiche attraverso una Legge apposita appunto ancora mancante al Fine-Vita”
(Manuela di Nardo, Portavoce Abruzzo Pride)
Resta il dubbio se quest’anno il sindaco di Chieti, Ferrara, sarà al fianco dell’Abruzzo Pride quanto lo fu D’Alberto sindaco di Teramo lo scorso anno. Il comitato organizzatore è intanto all’opera nel pianificare le iniziative collaterali, radicate nel territorio abruzzese al motto di “Un Pride della Majella!”.
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