È davvero tutto pronto per il ritorno su Rai1 di Ciao Maschio, sabato notte a mezzanotte in onda con la prima puntata della 4a stagione, che avrà come ospiti Paolo Bonolis, Giacomo Giorgio di Mare Fuori e Claudio Cecchetto. Il tema della puntata, come riportato da TvBlog, sarà il coraggio e la paura in un rapporto di coppia, con Nunzia De Girolamo riconfermata conduttrice. Al suo fianco troveranno spazio le Karma B, ovvero Carmelo Pappalardo e Mauro Leonardi, icone drag da noi intervistati alla vigilia di questo ritorno sulla prima rete nazionale.
4º anno di Ciao Maschio, 3º consecutivo con le Karma B in studio al fianco di Nunzia De Girolamo. Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova stagione dopo il quasi 15% di share medio fatto dalla 3ª?
“Questa nuova edizione per quanto ci riguarda è la più sfidante, perché anno dopo anno il nostro spazio si è allargato e dal primo anno in cui facevamo solo la chiosa finale di qualche minuto, gradualmente siamo diventate parte integrante del programma. Quest’anno saremo a ruota libera in studio e condurremo anche due giochi social, perché come diciamo sempre :per conoscere davvero un uomo devi spulciare sul suo Instagram!”.
In quella che viene definita da molti come “TeleMeloni”, voi resistete. Due drag nel sabato notte di Rai1. Avete temuto tagli dall’alto? E dopo il nuovo via libera, vi siete sentite libere di esprimervi pienamente?
“Onestamente noi viviamo la tv in maniera molto semplice, se c’è qualcosa di carino da fare lo facciamo, altrimenti facciamo teatro, musica e video sui social per esprimerci. Non vogliamo essere schiavi di quella visibilità, anche se ovviamente è importante, ma non è “ad ogni costo”. Quando ci hanno chiamato per la trasmissione ne siamo stati lusingati perché sappiamo di fare qualcosa che ci riesce bene, cioè noi stessi. E abbiamo carta bianca su cosa dire, anzi, spesso ci è richiesto di essere più cattivelle e rompiscatole di quanto siamo”.
Ex parlamentare di centrodestra, Nunzia De Girolamo appare distante dagli ex compagni di partito sul fronte dei diritti LGBT. Avete mai discusso su qualche tematica da affrontare o ospite da intervistare?
“Si, Nunzia su questi temi tende sempre darci la parola, coinvolgerci maggiormente nelle discussioni. È capitato più di una volta che qualche ospite, anche gay, avesse opinioni più conservatrici su Pride, genitorialità e altri temi “caldi” e abbiamo sempre avuto modo di dire la nostra e rappresentare la nostra comunità. Anche nella a seconda puntata ci sarà un bel dibattito acceso, ma non possiamo anticipare chi sono gli ospiti”.
Pochi giorni fa ha esordito in qualità di conduttrice su Canale5 Vladimir Luxuria, da tempo vostra amica. Sul fronte della visibilità LGBTQIA+ sta effettivamente cambiando qualcosa, è un caso o c’é il rischio che la situazione possa persino regredire, visto l’attuale governo?
“Vladimir ha fatto un percorso lavorativo talmente straordinario, rompendo una serie di barriere impossibili, che fa caso a sé. Abbiamo davvero una ammirazione immensa per la sua intelligenza e capacità di sopravvivenza e merita tutto il successo che ha. Sul fronte della visibilità, noi artisti più esposti dobbiamo sempre ricordare che questa visibilità non è scontata, che ogni spazio conquistato va anche riempito di contenuti validi, e che quando apriamo bocca, che lo vogliamo o no, stiamo rappresentando una comunità più grande di noi. Se temiamo una regressione? Ovviamente si, come in tutti gli altri aspetti della vita sociale ai quali stiamo assistendo. Ma qualche faro rimane sempre, anche nel buio. Gli artisti queer quello dovrebbero rappresentare”.
Questo inverno vi abbiamo ascoltato in radio, visti in trasferta a Sanremo e presto tornerete anche a teatro con MaschiE, in tour durante l’estate. Cosa farete sul palco, e diteci se c’é anche altro che bolle in pentola.
“Siamo pazzi del mezzo radiofonico, e non solo perché fare le drag in radio è comodissimo! La nostra trasmissione “Sorelle D’Italia” su RID 96.8 FM va in onda fino a luglio, nel frattempo saremo in tournée con MaschiE che a giugno diventerà anche un singolo (scritto da Romina Falconi, Roberto Casalino e dalle sottoscritte), faremo più Pride possibili e saremo art director del “Queer Summer Festival” a Settembre ma molte altre cose non possiamo proprio dirle, sarà l’estate in cui festeggeremo 30 anni di lavoro e 50 anni di età, vogliamo divertirci il più possibile, e stare sul palco per noi è la fonte di divertimento più grande”.
Se Matteo Salvini fosse ospite di Ciao Maschio e poteste fargli una domanda in relazione alle famiglie arcobalene e al suo discriminante decreto che andava a sostituire la dicitura ‘genitori’ al posto di ‘madre’ e ‘padre’, cosa gli direste?
“La cassazione ha da poco bocciato il provvedimento che imponeva di scrivere madre e padre anziché genitore sui documenti dei minori. Un provvedimento da lei voluto quando era ministro dell’interno. Adesso invece è ministro delle infrastrutture, strade, porti, ferrovie, tutte cose insomma che servono a unire posti e persone. Che ne dice allora di costruire insieme una struttura che unisca due rive magari diverse ma non per forza contrapposte? Una struttura che avvicini per esempio diversi concetti di famiglia. Un ponte magari perché nessuno rimanga tagliato fuori, sarebbe essenziale e necessario. Sarebbe il ponte sullo stretto necessario. Chiudiamo così questa lettera aperta, che finisce come tutte le lettere Distinti saluti Karma B, ma se preferisce può chiamarci Karma 1 e Karma 2”.
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