AGGIORNAMENTO 11 Aprile 20,54
Sarebbero confermate non solo le voci di una imminente finalizzazione di contratto tra Amadeus e la Nove del gruppo Discovery, ma anche del passaggio di Fiorello al canale degli Americani. La conferma di Dagospia che aveva già anticipato tutto da qualche giorno. Di seguito l’articolo integrale pubblicato su Gay.it 24 ore fa.
Amadeus lascia la Rai. Dopo le anticipazioni rilasciate nei giorni scorsi dal giornalista del Fatto Giuseppe Candela, colonna anche di Dagospia, quest’oggi anche Repubblica spiffera ai quattro venti l’addio che infligge l’ultima, dolorosa pena alla tv pubblica occupata dall’estrema destra di Giorgia Meloni.
Amadeus si trasferirà dagli americani di Discovery – a danno della nazione di Giorgia Meloni, dovremmo dire sommessamente – e raggiungerà Fabio Fazio sulla Nove. Per il canale del gruppo statunitense, Amadeus sarebbe direttore di tutta l’area intrattenimento.
Motivazioni?
Amadeus non ci sta a farsi incasellare da una Rai che ha sempre meno da dire e sulla quale sono in onda telegiornali da regime autoritario?
Il suo show dei record, Affari tuoi, è costruito intorno al Tg1, ridotto ormai a pappagallo orbaniano del governo: forse Amadeus – che non è certo un transfemminista queer pro-Palestina di estrema sinistra – non ce la fa a vedersi come ciambellano dell’inevitabile declino Rai?
Grave la perdita sul fronte Sanremo, a cui del resto Amadeus aveva già detto addio. Ma non solo. Il conduttore è un magnete di sponsor e investitori. La sua dipartita è un danno al potere attrattivo della Rai sul mercato pubblicitario.
Questa mattina, durante Viva Rai 2, Fiorello ha accennato a “cambiamenti in atto“. Secondo le indiscrezioni riportate da Repubblica, Amadeus avrebbe discusso già con i dirigenti Rai e comunicato la sua intenzione di lasciare il servizio pubblico, per accettare l’offerta della Nove di Discovery. Si parla di una cifra assai più alta di quella messa sul piatto dalla Rai, per un ruolo chiave – come detto – di direzione editoriale del comparto intrattenimento della rete americana.
L’effetto Amadeus sulla Rai potrebbe essere a domino. Lo stesso Fiorello potrebbe seguirlo?
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