Mentre in Italia insorge la classe politica più conservatrice di sempre, nel resto del mondo non mancano notizie migliori!
Dopo quattro anni di rinvii e ben 24 modifiche, in seguito all’approvazione dell’Assemblea nazionale del potere popolare e del parlamento monocamerale, anche Cuba è pronta a dire sì al matrimonio e le adozioni per coppie LGBTQIA+: stando agli ultimi risultati il nuovo codice della famiglia, al referendum del 25 Settembre, il nuovo codice della famiglia ha ricevuto il 67% di voti favorevoli. L’ha annunciato poco fa Alina Balseiro, presidente del Consiglio elettorale nazionale (Cen), stando all’agenzia Prensa Latina. Un conteggio ancora incompleto (mancano ancora i risultati seggi di altre tre province) ma che stando agli attuali punteggi apre le porte a risultati già “irreversibili e validi”, secondo Balseiro.
Cuba:
Referendum on a new Family Code (preliminary final result)
Yes: 67%
No: 33%The new Code, which provides for creating new social rights and legalising homosexual marriage and civil unions, will be promulgated on Friday, after the final results’ proclamation.#Cuba pic.twitter.com/wVJU5QIPAr
— America Elects (@AmericaElige) September 26, 2022
Un’affluenza del 68,91%, con oltre 5.806.078 milioni di persone votanti, con un’apertura prolungata dei seggi fino alle ore 19 in otto province dell’ovest e del centro, a causa dei rallentamenti provocati dall’uragano Ian. Un referendum storico per il paese cubano, che si ritrova a votare a sostegno delle coppie LGBTQIA+ per la terza volta, dopo i referendum del 2019 e del 1976 (stando ai dati, all’epoca si parlò di un’affluenza del 98%). Un giorno prima del voto, in centinaia hanno partecipato alla maratona a l’Avana, a sostegno del nuovo codice della famiglia, indossando cappellini e abiti con lo slogan “Codice sì”.
Una legge essenziale con l’obiettivo di ampliare e sostituire limitazioni che vanno avanti da più di mezzo secolo, rendendo Cuba l’ottavo Paese dell’America Latina – insieme a Costa Rica, Argentina, Brasile, Colombia, Ecuador, Uruguay e Cile – ad approvare il matrimonio egualitario.
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