Davide Beckham è diventato volto ufficiale dei prossimi mondiali di calcio del Qatar 2022 , per un compenso di quasi 18 milioni di euro l’anno per i prossimi dieci anni (150 milioni di sterline). Nell’Emirato i diritti umani sono sottoposti alla legge della Sharia, in un regime misto tra diritto civile e diritto islamico.
DIRITTI UMANI IN QATAR
- la testimonianza di una donna vale la metà di quella di un uomo
- fustigazione per consumo di bevande alcoliche (ma legali per non musulmani in hotel a cinque stelle)
- fustigazione per rapporti sessuali illeciti
- adulterio punibile con pena di morte
- apostasia punibile con pena di morte
- blasfemia punibile con pena fino a sette anni di carcere
- proselitismo di religione differente dall’Islam punibile con un massimo di dieci anni di carcere
- pena di morte per l’omosessualità, ma per maschi consenzienti “soltanto” cinque anni di carcere
- alle donne si consiglia di non indossare leggings, abiti smanicati, abiti corti, abiti attillati, minigonne
- le donne necessitano dell’approvazione maschile per sposarsi, viaggiare, studiare
per saperne di più. Wikipedia Diritti Umani in Qatar
SCHIAVITU’ DEGLI IMMIGRATI
In particolare negli ultimi anni il paese si è preparato ad accogliere l’evento sportivo Fifa Qatar 2022, costruendo nuove infrastrutture mediante lo sfruttamento di manodopera a basso costo: centinaia di migliaia di lavoratori che – secondo il rapporto di Amnesty International – sono da considerarsi alla stregua di schiavi, quasi tutti immigrati dal vicino sud est asiatico. Amnesty accusa direttamente la Fifa per la decisione di assegnare al Qatar l’edizione 2022 dei Mondiali di Calcio.
BECKHAM AMBASSADOR QATAR 2022
Lo scorso mese David Beckham è volato in Qatar per girare un video di promozione di Fifa Qatar 2022. In generale l’accordo tra il marito dell’ex Spice Victoria Beckham e il Qatar prevede non solo promozione all’evento calcistico: David Beckham sarebbe un vero e proprio ambassador del Qatar. E non si tratta di una novità. Spesso Beckham si è speso per lodare alberghi e meraviglie turistiche del paese emirato. Secondo Calcio e Finanza, l’accordo tra l’ex centrocampista del Manchester United e i qatarioti già stipulato nel 2013 per il Paris Saint Germain – il più grande team calcistico francese detenuto dall’Emiro stesso, il club vanta campioni come Mpappé, Lionel Messi, Donnarumma, Sergio Ramos – era stato attuato per “ripulire” l’immagine del Qatar, in relazione proprio all’assegnazione dei Mondiali di Calcio del 2022. Assegnazione sui cui pesa l’ombra della corruzione.
Dunque Amnesty si è pubblicamente raccomandata con David Beckham di informarsi sulla situazione dei diritti umani in Qatar. Altri movimenti hanno accusato David di aver prima costruito una carriera politically correct di vicinanza ai temi della parità di genere e di sostegno alla comunità LGBTQ+, e poi di aver accettato una montagna di soldi per “sciacquare” (sportwashing) l’immagine del Qatar.
Dal canto suo David Beckham fa sapere che già da molti anni – appunto, dal 2013 – egli visita regolarmente il Qatar e si sente confidente che “il Qatar assicura che tutti saranno benvenuti ai mondiali di calcio del 2022“. L’ex campione ha precisato “ho visto le prove di un reale e sincero impegno con la comunità omosessuale“.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.