C’è un nuovo premier in Francia. Emmanuel Macron, presidente della Repubblica, ha infatti nominato Gabriel Attal, fino ad oggi ministro dell’Istruzione, al posto di Elisabeth Borne, dimessasi ieri.
34 anni, Attal è dal 2018 dichiaratamente omosessuale e nel 2017 si è unito civilmente con l’europarlamentare Stéphane Séjourné. La sua nomina è quindi storica, perché si tratta dell primo ministro più giovane tra quelli della Quinta Repubblica nonché del primo apertamente omosessuale. Anche Sejourné, classe 1985, fa politica, essendo europarlamentare all’interno del gruppo Renew Europe dello stesso Macron.
Gabriel Attal è un po’ l’uomo dei record in Francia, perché a 29 anni venne nominato viceministro per la Gioventù, e anche in quel caso fu il più giovane della Quinta repubblica. Da pochi mesi era Ministro dell’Educazione Nazionale e della Gioventù.
“Caro Gabriel Attal so di poter contare sulla tua energia e sul tuo impegno per realizzare il progetto di riarmo e rigenerazione che ho annunciato. In linea con lo spirito del 2017: superare e osare. Al servizio della Nazione e del popolo francese“, ha scritto su X Emmanuel Macron.
“Resterò sempre vicino alla scuola”, il primissimo commento di un emozionato Attal, vero e proprio enfant prodige della politica transalpina.
Dal 2012 al 2017 è consulente responsabile delle relazioni con il Parlamento all’interno del ministero della salute durante la presidenza di François Hollande. Nel 2014 viene eletto consigliere del comune di Vanves nella lista del Partito Socialista. Nel 2017 viene eletto come deputato all’Assemblea nazionale per la 10ª circoscrizione degli Hauts-de-Seine. Nel 2018 si dimette perché nominato nominato Segretario di Stato al Ministero dell’educazione nazionale all’interno del governo Philippe II. Nel 2020 viene nominato portavoce di governo dal neo primo ministro Jean Castex. Nel 2022 diventa ministro delegato incaricato dei conti pubblici cessando la propria carica di portavoce. Nell’estate del 2023, come detto, diventa Ministro dell’Educazione Nazionale e della Gioventù, succedendo a Pap Ndiaye. Ora la nomina a Primo ministro francese da parte di Macron, che ha sempre avuto enorme fiducia in lui.
Bisogna ricordare che la Francia, a differenza dell’Italia, è una repubblica semi-presidenziale in cui il potere esecutivo è condiviso dal presidente della Repubblica e dal primo ministro, con il primo nominato dal popolo. È a tutti gli effetti il Capo dello Stato a detenere il vero potere di indirizzo politico, ad essere l’unico responsabile della gestione del potere esecutivo. Al primo ministro spetta di fatto il compito di dirigere l’attività di governo.
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