Lunedì 29 settembre il Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Lombardia, alla quale si era rivolto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – per la revoca del decreto del prefetto che aveva annullato, sulla base di una circolare del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, le trascrizioni effettuate dei matrimoni tra coppie omosessuali celebrati all’estero -, ha accolto il ricorso del primo cittadino. La notizia segue un’altra buona che arrivava oggi dalla Toscana, dove la medesima decisione era stata presa dal TAR dando ragione al Sindaco di Empoli. Ora la circolare del Ministro degli Interni Angelino Alfano, che chiedeva ai Prefetti di impugnare eventuali trascrizioni di matrimoni gay all’estero fatti da Sindaci italiani, è nei fatti carta straccia.
Immediata, ed ovviamente molto felice, la reazione di un’ora fa di Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, che aveva sempre sostenuto la legittimità delle trascrizioni di matrimoni di cittadini gay all’estero che il Comune meneghino aveva disposto:
Oggi il TAR della Lombardia, al quale mi ero rivolto per la revoca del decreto del prefetto che aveva annullato, sulla…
Posted by Giuliano Pisapia Sindaco X Milano on Martedì 29 settembre 2015
“Ancora una volta – aveva stamani commentato l’avv. Michele Giarratano, nostro collaboratore, a proposito dell’analoga decisione toscana – i Tribunali riportano la politica sui binari di diritto e civiltà. Il TAR Toscana, confermando le decisioni già assunte nel corso del 2015 dai TAR Lazio e Friuli, infatti, afferma che l’annullamento delle trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero spetta esclusivamente al l’autorità giudiziaria, rimandando dunque il procedimento al Tribunale ordinario. La prima sezione civile del Tribunale amministrativo toscano conferma dunque l’illegittimità della circolare del Ministro Alfano prot. N. 10863 del 7 ottobre 2014 la quale intimava ai prefetti di invitare i sindaci al l’annullamento delle trascrizioni effettuate o, in difetto, a provvedere loro stessi alla cancellazione. A questo punto resterà da capire se arriverà a risolvere la diatriba prima la promessa legge sulle unioni civili o, piuttosto, la decisione del tribunale ordinaria di Firenze, competente per il comune di Empoli.”
Una vittoria, per la presidente di Rete Lenford, che difende i diritti Lgbt, Maria Grazia Sangalli: “Il giudizio proseguirà ora davanti al giudice ordinario, per accertare il diritto soggettivo alla trascrizione in Italia del matrimonio validamente celebrato in uno Stato estero”. Festeggia Rosaria Iardino, consigliere Pd e portavoce delle Famiglie arcobaleno: “È una vittoria per tutta la comunità gay milanese. Spero poi che questo provvedimento contribuisca a zittire le insulse iniziative di quelle forze omofobe e intolleranti che diffondono proclami contro la cosiddetta teoria gender e organizzano convegni su una fantomatica famiglia naturale. La via è tracciata e va in direzione opposta, si torni quindi a ufficializzare in città le unioni tra persone dello stesso sesso in attesa di una legge quadro nazionale”.
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