Insulti indicibili a giovane coppia gay, Luca risponde: “Ecco perché serve il Pride”

A Pavia, dove lo scorso weekend c'è stato il Pride. "Cos'è che vuoi, gay di m*rda, gay fr*ci* di m*rda ti ammazzo, gay, gay..."

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omofobia omobitransfobia pavia coming aut Davide Podavini lucawegan nicolas pavia pride 2'23
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4 min. di lettura

A pochi giorni dallo svolgimento del Pavia Pride, ieri 7 Giugno alle 17.30 nella città lombarda a sud di Milano si è verificata un’aggressione verbale con insulti ed epiteti omobitransfobici da parte di un uomo sui 40 anni ai danni di una coppia di giovani ragazzi gay, Luca e Nicolas. “Oggi ho deciso di fare un giro a Pavia col mio ragazzo e questo è stato il benvenuto” scrive Luca nelle storie Instagram.

Questi alcuni degli insulti che l’uomo ha rivolto a Luca, 27 anni, di Sannazzaro (PV), e Nicolas, 32 anni, nazionalità francese.
“Che ca**o vuoi, cosa fotografi, cos’è che vuoi, gay di m*rda, gay fr*ci* di m*rda ti ammazzo, gay, gay…” e ancora “Gay di m*rda vuoi vedere come ti ammazzo, scappa gay di m*rda, figlio di p*ttana, gay fr*c*o di m*rda…”

E ancora:
Gay! Femmina, femminuccia, vatti a mettere la minigonna e vai a casa, finocchio di m*rda, tua madre è solo una z…., figlio di p*tt*ana, pedofilo! Vieni qua che ti spacco il telefono. Mettiti il grembiule dell’asilo e vai insieme alla polizia

L’uomo, visibilmente alterato, uscendo dal sottopasso di una stazione, ha inseguito i due ragazzi, Luca e Nicholas, vomitando i sopra citati insulti. Apparentemente proprio il fatto di essere registrato ha fomentato il tizio a pronunciare aggressioni verbali che saranno penalmente rilevanti. Non a caso inconsciamente l’uomo pronuncia già nei filmati la parola “polizia”, conscio che quanto sta accadendo non resterà un episodio senza conseguenze. Tutto è ben visibile nei video postati sia da Luca sia da Nicolas sui propri account.

Osservando i filmati, l’uomo non ha davvero il coraggio di avvicinarsi ai due ragazzi. Se ne sta a una decina di metri a insultare, tra lo stupore e il silenzio generale degli astanti, che non sono intervenuti. Soltanto qualcuno suggerisce a Luca e Nicolas di allontanarsi, per evitare lo scontro fisico. Ma Nicolas risponde “No, no, I’ll stay here” (no, io resto qua), dice orgogliosamente il ragazzo francese. L’uomo però non si avvicina. Protende il braccio per indicare i due ragazzi, continuamente definiti “gay di m… eccetera”, ma si guarda bene dall’andare allo scontro fisico (per fortuna).

Ignote, ad ora, i motivi scatenanti l’episodio.

“Sono stufo di avere questa ansia di uscire semplicemente per fare una passeggiata, sono stufo di avere paura di essere attaccato per essere me stesso”. Così Luca risponde nelle storie Instagram del suo account. “Il mio amico francese (Nicolas, anch’egli inseguito e insultato ndr) non ha mai assistito a cose del genere e ora è scioccato”. “Sono anche un po’ stufo delle persone che dicono che il Pride non serve a niente, che non serve manifestare, invece le parate servono, i Pride servono, oggi più che mai… è da quando ho 14 anni” continua Luca “che la gente continua ad avere la libertà di insultarmi ed urlarmi per strada”.

La vicenda è stata interamente raccontata da Luca sul suo profilo @Lucawegan_ nel quale il ragazzo si definisce “creator digitale”. Nel profilo Luca è solito postare foto artistiche che esprimono liberamente la sua identità.

Ciò che mi fa arrabbiare è l’indifferenza delle persone che erano attorno, che non hanno detto nulla, non hanno cercato di aiutarci, né hanno detto nulla all’uomo, come se quanto stesse accadendo fosse normale” sottolinea il ragazzo “Viva il Pride Month, continuiamo a celebrare l’essere noi stessi, perché dobbiamo sentirci liberi di esserlo” ha concluso Luca nelle sue storie, in cui appare visibilmente scosso, ma ben sostenuto da coraggio e orgoglio.

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Luca, il ragazzo di Pavia insultato insieme al suo fidanzato Nicolas – foto Instagram

A Pavia lo scorso weekend si è svolto il Pride 2023, qui il nostro report. Nella città lombarda gli integralisti del Popolo della Famiglia avevano cercato di inquinare il normale svolgimento della parata. Dal palco della manifestazione, Davide Podavini, Presidente di Coming-Aut Pavia, aveva ricordato gli aspetti politici della giornata dell’orgoglio LGBTQIA+: “Questa piazza chiede diritti, di eliminare ogni forma di violenza e di riconoscere i figli delle famiglie arcobaleno. Questa piazza chiede la pace. La partecipazione alla manifestazione, così come agli eventi dei giorni precedenti, cresce di anno in anno. I cittadini, le istituzioni e le associazioni dimostrano grande vicinanza e condivisione con le battaglie del movimento LGBTQ+”.

Nell’intervista che Gay.it aveva rivolto al comitato organizzatore del Pavia Pride qualche giorno prima della giornata della parata, proprio Podavini aveva spiegato come la politica locale sia distante dalle rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ locale: “Dalle mozioni omolebobitransfobiche promosse da Fratelli d’Italia e approvate dal Consiglio comunale, al tentativo di boicottare i nostri corsi contro il bullismo, le occasioni di riempire le piazze, opporci e rivendicare, non sono mancate“.

Nel clima di isolamento politico e istituzionale, la comunità LGBTQIA+ pavese, e non solo, va avanti. Anche grazie a persone coraggiose come Luca e Nicolas. Che ora, raggiunti da Gay.it al telefono, si sono detti pronti a sporgere denuncia.

Qui tutte le date e le città dei Pride 2023 in tutta Italia.

 

AGGIORNAMENTO ore 13.56 – PARLA LUCA INTERVISTA

Abbiamo raggiunto Luca al telefono. Ci ha raccontato come sono andate le cose prima che l’uomo iniziasse a ripetere gli incresciosi epiteti. E ci ha raccontato anche come mai non lui e Nicolas non siano riusciti a sporgere denuncia ieri sera, a causa dello strano comportamento dei Carabinieri. Qui l’intervista a Luca >

 

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