Nella giornata di ieri il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’Assessora alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante hanno voluto incontrare le due ragazze trans vittime del branco, una delle quali non solo rapinata ma anche stuprata nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 gennaio. Le due ragazze romane, che erano scese a Napoli in vacanza, sono state accompagnate da Antonello Sannino e Daniela Lourdes Falanga per Antinoo Arcigay Napoli e da Claudia Cavallo, in rappresentanza dell’Associazione Trans Napoli (ATN).
Il primo cittadino, dopo aver espresso alle ragazze vicinanza e solidarietà, scusandosi peraltro a nome della Città di Napoli per quanto avvenuto, ha annunciato che il Comune di Napoli si costituirà parte civile nell’eventuale processo a carico degli autori dell’aggressione, posizione che sarà esercitata anche da Antinoo Arcigay Napoli, che ne ha dato notizia.
Le due ragazze, che avevano conosciuto due dei 5 aggressori la sera prima, hanno confermato di aver percepito, oltre alla vicinanza delle associazioni e delle Istituzioni anche quella degli abitanti del quartiere. Nonostante la traumatica vicenda vissuta hanno sottolineato come le vere scuse saranno però pienamente recepite solo nel momento in cui sarà fatta puntuale e doverosa giustizia sull’accaduto.
Ad oggi un membro del branco, di ventotto anni, è in stato di fermo, mentre gli altri quattro che avrebbero partecipato all’aggressione sarebbero già stati riconosciuti, risultando anche noti agli agenti di pubblica sicurezza.
Le due ragazze, in attesa di tornare a Roma, sono state ospitate nella Casa delle culture e dell’accoglienza delle persone Lgbtqi+ di Napoli, progetto voluto dal Comune di Napoli e gestito dalle associazioni LGBTQI+ del territorio e da Antinoo Arcigay Napoli.
Nei giorni scorsi la giovane violentata si era detta terrorizzata: “Sono stata malissimo. Ora, dopo la violenza subita, mi sento insicura. Ho molta paura, non ho fiducia. Io e la mia amica temiamo altre ripercussioni. Abbiamo paura anche di girare per strada da sole a Napoli“.
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