“Pretendiamo che si smetta di mettere a rischio le vite dei nostri figli e delle nostre figlie sia a livello sanitario che a livello sociale poiché le pieghe che questa azione sta prendendo sono molto pericolose. È inaccettabile che una interrogazione e un’ispezione espongano in questo modo delle giovani persone e mettano a rischio le vite di famiglie che non hanno fatto nulla tranne che tutelare il benessere dei propri figli e delle proprie figlie”.
Bambinǝ ed adolescenti transgender si trovano oggi in mezzo al fuoco incrociato di una spietata battaglia ideologica, portata avanti dalle stesse istituzioni che dovrebbero tutelarlǝ. Da una parte, il governo Meloni, con la sua campagna di disinformazione che parte dalle aule istituzionali, volta a prendere di mira il centro di eccellenza per le terapie di affermazione di genere dell’Ospedale Careggi di Firenze.
Dall’altra, 259 genitori che hanno scelto di rivolgersi all’Europa per chiedere aiuto – con il supporto di Arcigay e Agedo, a seguito del tentativo fallito di mediazione con il Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Accusate ingiustamente di manipolare lǝ propriǝ figliǝ per spingerle alla transizione di genere e di non avere a cuore il loro benessere, le famiglie hanno inviato una lettera a diversi esponenti delle istituzioni politiche e scientifiche europee per esprimere le proprie preoccupazioni in merito alle speculazioni politiche e chiedere un intervento per fermare la persecuzione nei confronti delle fasce più vulnerabili della nostra comunità.
“Il diritto all’assistenza psico-socio-sanitaria erogata da un centro di eccellenza del servizio pubblico come il centro dell’ospedale Careggi viene messa a rischio sulla base di posizioni anti-scientifiche e, sulla stampa, cresce la diffusione di informazioni manipolate e false» si legge nel comunicato controfirmato da genitori, Arcigay e Agedo “Tutto ciò è contrario ai principi della Costituzione italiana e in contrasto con i Trattati fondativi dell’Unione europea, essendo violata la dignità e la salute delle persone, in questo caso, transgender. Le discriminazioni e le limitazioni all’accesso ai servizi sanitari che si producono sono contrari agli obiettivi generali in materia di salute e giustizia dell’Unione europea”.
A nulla valgono infatti i pareri degllǝ espertǝ e le voci di chi vive in prima persona l’esperienza trans quando l’interesse non è quello di proteggere le fasce deboli, ma di schiacciarle. Ne è la dimostrazione l’imbarazzante ignoranza dimostrata dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri durante l’interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Salute Orazio Schillaci, attraverso la quale il governo ha avviato la recente ispezione al Careggi.
Secondo Gasparri, la triptorelina, che sospende reversibilmente lo sviluppo puberale negli adolescenti transgender, verrebbe “somministrata come caramelle” e “senza alcun percorso psicoterapeutico o psichiatrico” da” genitori che costringerebbero i propri figli a cambiare sesso”.
Un mero feticcio ideologico che nasce però con un obiettivo ben preciso, quello di infiammare gli animi e aggiudicarsi il consenso di chi non aspettava altro che un’occasione per scagliarsi contro ciò che non conosce. “Cancro al Careggi, stupri a tutti, forza fascisti, crepate falsi figli di puttana”, sono solo alcuni degli spaventosi messaggi ricevuti da genitori di giovani transgender negli scorsi giorni.
È un copione tristemente conosciuto, già sperimentato in USA negli stati a maggioranza repubblicana: quando è lo Stato stesso a perseguitare una o più minoranze, non vi è consenso scientifico né morale che tenga, non importa l’età di chi viene colpito né la sua vulnerabilità.
Ed è anche questo il fulcro del grido d’aiuto delle famiglie: l’attacco è ormai multipiattaforma, dalle aule istituzionali alla stampa di destra fino ai social network, incapaci di arginare un fiume d’odio che ha ormai sfondato gli argini.
“Sui giornali si afferma che ‘la missione non ha alcun intento punitivo’, ma cos’altro può essere? Le accuse a un medico hanno senso se si è creato un danno a una persona. Qui invece si sta cercando in modo inquisitorio l’errore per ragioni politiche sulla pelle delle nostre famiglie e delle persone più giovani che invece dovrebbero essere quelle che più stanno a cuore a uno Stato democratico”.
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