38 anni nato a Chiaravalle, in provincia di Ancona, Nick Cerioni è lo stylist più cercato, ammirato e famoso d’Italia. 15 anni fa il primo lavoro a MTV, per poi contribuire negli anni a costruire i look di Jovanotti, Laura Pausini, Emma Marrone, Simona Ventura, i Maneskin e Orietta Berti all’ultimo Festival di Sanremo, ma soprattutto Achille Lauro negli ultimi 18 trionfali mesi del cantante romano, tra quadri e trasformazioni. Intervistato da 7, magazine del Corriere della Sera, Nick ha per la prima volta parlato della sua splendida famiglia, composta da Leandro Emede, lanciatissimo regista, fotografo, socio nonché marito e insieme a lui papà di due gemelli eterozigoti, Blu e Libero, nati tramite gestazione per altri.
A formare l’estetica di Cerioni, in tutto e per tutto, un nome, un volto, un’icona incontrastata.
Raffaella Carrà, sintesi visiva della mia infanzia. Di più: l’infanzia intera. Figura salvifica, baby sitter, primo approccio col camp. Lei e Luca Sabatelli, il costumista, hanno rivoluzionato la televisione italiana, e il costume in generale. A mezzogiorno su Raiuno c’era Raffaella vestita di pelle, circondata da ballerini muscolosi. Un’immagine piena di riferimenti alla scena gay. Come certi balletti, pensiamo a Caliente Caliente , lei, ancora vestita di pelle, coi dodici ballerini vestiti di pelle, occhiali da sole, cappellino da poliziotto americano: dentro ci sono i fumetti erotici gay di Tom of Finland, l’immaginario leather dei club berlinesi e newyorkesi, tutto un mondo di cultura gay underground molto forte. Tu stai dicendo alle casalinghe: guarda che bello. Consegni alle persone normali delle bombe che scoppiano loro in mano senza che se ne rendano conto. L’accettazione del movimento gay è indubbiamente passata attraverso l’estetica della Carrà e di Madonna. Dobbiamo tanto a queste due donne.
Un incontro, quello con l’amatissimo Leandro, nato on line, su Myspace. Per tre mesi i due si scrivono senza mai vedersi. Poi una sera, al Plastic, il colpo di fulmine.
A Capodanno lui viene a Milano, appuntamento al Plastic. Solo che quella sera io ero vestito da Amy Winehouse. Mi dico: questo mi vede sul cubo, e scappa. Poi penso che se s’innamora di me è per quello che sono, meglio mostrare subito la parte Amy Winehouse. Lui era conciato peggio di me. Primo bacio, e da lì non ci lasciamo più. Tredici anni insieme.
Felicemente sposi, diventano anche genitori di due bellissimi bambini. “All’inizio io non volevo figli“, confessa Nick. “Mille dubbi: sarò capace? Come si cresce un bambino? Prego. Nella preghiera devi avere la serenità di vedere la risposta, e il coraggio di accettarla. Sia a me, sia a Leandro entrano dei lavori che ci danno la forza economica per affrontare il percorso. Quella era uno della mie paure maggiori: se finisce il lavoro? Se non siamo in grado di mantenere i bambini? Quando Blu e Libero sono nati, grazie a una donna meravigliosa, ecco, quando sono nati, in sala parto ho scoperto la felicità viscerale e il terrore puro. Tutto fortissimo, e contemporaneo: paura e tenerezza. Sono nostri figli biologici: gemelli eterozigoti da ovuli della stessa donatrice, fecondati da semi diversi, il mio e quello di Leandro“.
Ma Blu e Libero, incredibile ma tristemente vero, è giusto ribadirlo, in Italia non sono considerati figli di entrambi, mancando ancora una legge ad hoc. “Stiamo affrontando una battaglia legale difficile e complicata affinché siano riconosciuti anche in Italia. Quando sento che la Chiesa non può benedire le unioni civili, sorrido. Dio ci benedice ogni giorno. Nella Torah le benedizioni sono cose che dicono le persone, non i sacerdoti. Io so che la nostra famiglia è benedetta. Come so che i miei figli ci sono sempre stati: nelle notti pazze, nei viaggi nel mondo. Come si dice? Con noi vivono quelli che non ci sono più, e quelli che ci saranno. Se mi guardo indietro, Blu e Libero già esistevano. Erano una forza, un sentimento a cui non riuscivo a dare un nome“.
Pierfrancesco Favino, stella indiscussa del cinema italiano che Cerioni segue da anni nello stile, ha condiviso la storia di Nick sui social, dando anche il proprio dichiarato appoggio alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo: “Se qualcuno ha ancora insensati dubbi sulla legge Zan farebbe bene a leggere l’intervista che ha dato a Teresa Ciabatti su 7 del Corriere della Sera”.
Perché quella composta da Nick Cerioni e Leandro Emede, dai piccoli Blu e Libero, è una Famiglia, così come tutte quelle composte da due mamme e due papà, checché ne dicano i cattoestremisti d’Italia.
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Non so' chi ha scritto il commento sulla chiesa e la sua importanza ma frena un secondo. La chiesa è il suo credo hanno un enorme importanza per milioni di persone nel mondo. E' a mio parere il suo estremismo, spesso basato sulle sole parole scritte, a renderla pericolosa e soffocante. Comunque vorrei aver visto Nick vestito da Amy Winehouse :-) sarebbe stato figo da paura :-) :-). Se questa non è una famiglia, con le sue problematiche, le sue paure e le sue gioie non so' quale sia a questo punto.
La chiesa non ha una reale importanza nella vita di una persona, sono solo condizionamenti mentali inutili soffocanti, non date valore a ciò che non ne ha!
Il genere " umano" si evolve , esattamente come si sono evoluti tutti gli esseri viventi su questo pianeta che chiamiamo Terra. E' possibile che tra qualche millennio non vi sarà distinzione di genere ; perché pensare che tutto resti o debba restare immobile?