Teoria e ideologia gender, retorica della devianza, patologizzazione delle identità trans*, tradizionalismo, sono tutti strumenti attraverso la quale una certa area culturale insiste nel marginalizzare la comunità LGBTQIA+.
Decostruire tali argomentazioni è uno degli obiettivi cardine del movimento di liberazione e uguaglianza per le identità queer, ma le continue campagne di disinformazione – corroborate oggi anche dal nostro stesso governo e dalle istituzioni – stanno contribuendo a reinstaurare quel clima di diffidenza e ostilità contro cui si lotta da decenni.
Discriminazioni e violenze verso la comunità LGBTQIA+ sono in costante crescita negli ultimi tempi, effetto dall’ascesa dei movimenti populisti e ultraconservatori che vedono nelle identità queer un bersaglio perfetto per le proprie retoriche intolleranti.
Come combattere quindi stereotipi, pregiudizi e attitudini negative? La via che hanno scelto Gaynet ed EDGE – in collaborazione con Prassi e Ricerca, ARCO ed il sostegno dell’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale – è quella del dialogo e della condivisione del sapere.
Con l’evento “Distortə – L’impatto della disinformazione sulla vita delle persone LGBTQIA+”, in programma domani 6 aprile presso il Centro Europa Experience, l* promotor* intendono approfondire i temi più dibattuti e i miti più diffusi da sfatare sulla comunità, anche grazie agli interventi di figure autorevoli nel panorama scientifico e culturale italiano ed internazionale.
“In Italia, attraverso campagne, iniziative e conferenze apparentemente innocue, una certa area culturale sostiene sempre più l’idea che certi orientamenti sessuali e certe identità di genere siano “devianti” e debbano continuare ad essere considerate tali – si legge nel comunicato –
Questa è la narrazione di chi grida alla cosiddetta ‘propaganda LGBT’, che sostiene, per esempio, gli appelli a ‘non confondere l’identità sessuale dei bambini’, che presuppongono con chiarezza l’esistenza di una ‘normalità’ dalla quale si può essere “deviati” da chi genera “confusione”.
Questa ‘retorica della devianza’ sostiene e diffonde fake news sempre più efficaci, genera dubbi anche tra chi sostiene la causa dei diritti civili e condiziona di fatto, l’intero dibattito pubblico su questioni cruciali quali il riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali e la salute delle persone transgender e non binarie”.
Il convegno tratterà nell’arco di una giornata pratiche di conversione, omogenitorialità e transgenitorialità, carriere alias, adolescenza transgender e dell’oggi molto discusso tema dei bloccanti della pubertà in ambito di affermazione di genere per i minori. Qui il programma completo.
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L’appuntamento è quindi domani, dalle 10 alle 18:45, in Piazza Venezia 6 a Roma. Per chi non potesse partecipare in presenza, sarà disponibile anche una diretta sul canale YouTube di Gaynet e sulle pagine Facebook e Instagram Da’ Voce al Rispetto. Sarà tuttavia necessario, in entrambi i casi, segnalare la propria partecipazione tramite il form dedicato.
Trattandosi di un evento accreditato dall’Ordine degli Assistenti Sociali, chi partecipasse potrà anche fruire di crediti formativi – ma solo nella modalità in presenza.
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