“Ringrazio mio figlio gay per questo terremoto”: il viaggio di mamma Monica e Gabriele

Monica ci racconta di suo figlio, dell'inaspettato (non) coming out, e cosa significa amare incondizionatamente.

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Monica e suo figlio Gabriele
Monica e suo figlio Gabriele
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Monica non aveva idea che suo figlio fosse gay.

Un giorno è andata a prendere lui e un suo amico in stazione, indossando una spilla con la bandiera arcobaleno, dichiarando: “Non sapevo nemmeno che l’arcobaleno fosse rappresentativo di una comunità. Ero nell’ignoranza totale“. Dall’altra parte, Gabriele ha dato per scontato che sua madre già fosse al corrente che quell’amico fosse in realtà il suo fidanzato, senza il bisogno di chiedere o specificare nulla. Ma per Monica erano solo due amici che andavano molto d’accordo.

Quando una settimana dopo Gabriele le telefona dicendole che il suo ragazzo l’ha mollato, sua madre cade completamente dalla nuvola: “Ho avuto una sbandata mostruosa. Mi son detta, ma in che pianeta vivo? Possibile non avevo capito niente?” ci racconta “Viaggiavo su stereotipi e non mi ero proprio mai posta la domanda”.

Oggi Gabriele ha 26 anni e vive a Londra da quasi sette, dove lavora in una compagnia teatrale e nel tempo libero fa la drag queen. Monica non l’ha ancora mai visto in drag, ma tra dieci giorni andrà a trovarlo in Inghilterra e potrà finalmente ammirarlo sul palco: “Spero di non imbarazzarlo troppo, ma dalle foto so già che sarà stupenda“.

 

Gabriele (26) in drag per la sua laurea.
Gabriele (26) in drag per la sua laurea.

 

Tornando indietro nel tempo, tutto questo non l’avrebbe mai immaginato (e il fatto che suo figlio ascoltasse Kylie Minogue dalla mattina alla sera era solo pura casualità): “Vengo da una generazione dove non se n’è mai parlato. Non abbiamo mai fatto commenti omofobi in famiglia, ma ce ne stavamo nel nostro brodo senza nemmeno rifletterci” dice a Gay.it, sottolineando che a sconvolgerla non è stata l’omosessualità di Gabriele, quanto la propria distrazione: Pensavo di conoscerlo bene e che avessimo un rapporto speciale dove poteva dirmi tutto, ma allora perché l’ho saputo solo a 22 anni? Mi sono interrogata tanto”.

Dopo quella rivelazione, ha passato due anni a rielaborare le informazioni e colmare i buchi che non aveva mai considerato prima. Finché un giorno incontra l’associazione Agedo (qui potete leggere le nostre interviste a Cinzia Valentini e Annamaria Fisichella) e apre gli occhi: “Durante una manifestazione c’era questa mamma che parlava di suo figlio. L’ho sentita così orgogliosa, così fiera, e senza rendermene conto avevo le lacrime sul viso” .

Nella vita Monica racconta di aver sempre rispettato le aspettative di tuttə, seguendo il percorso prestabilito che i suoi genitori avrebbero voluto, con il rischio di sentirsi rinfacciare ancora oggi i passi falsi: “Ma non c’è un manuale d’istruzione per essere genitore” dice  “Negli errori prima o poi inciampi, io  ho scelto di amarlo incondizionatamente a prescindere da quello che fa. Deve essere sé stesso e fare quello che vuole.”

 

 

Monica e suo figlio Gabriele
Monica e suo figlio Gabriele

 

Per tutti quei genitori spaventati dopo il coming out dei figli, Monica consiglia due cose: informarsi e ascoltare. Ma soprattutto lasciare da parte le zavorre di una società che ci dice continuamente come e chi dovremmo essere. Certo, le preoccupazioni non spariscono: dall’immaturità della società all’attuale clima politico non proprio roseo. “Che vita farà? Mi chiedevo. Soffrirà? Lo tratteranno male? Ma alla fine mi sono resa conto che la vera infelicità è vivere una vita che non è la tua. Io voglio vedere mio figlio splendere”.

Ma non c’è paura che la farebbe tornare indietro: non solo per la disinformazione, ma per tutto quello che si sarebbe persa. “Come fanno gli altri a non rendersene conto?” si chiede oggi “Quelli che non vogliono il diverso, o se poco poco fuoriesci dai binari prestabiliti, vanno in tilt”.

Alla monotonia di una vita tutta uguale, Monica preferisce un colpo di scena che esca fuori dall’ordinario, un piccolo terremoto che cambi le carte del gioco: “Io lo ringrazio sempre Gabriele per questo terremotodice orgogliosa, dichiarando che non vuole più smettere di sorprendersi:  Se non permettiamo alla vita di stupirci si è vecchi subito. Ogni tanto qualche tavolo che si ribalta va bene”.

 

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