È una storia terrificante quella che arriva dalla Giamaica, dove un 18enne è stato prima attirato in una trappola tramite Grindr, poi evirato e bruciato vivo da tre omofobi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale The Gleaner, la vittima si trovava a Flankers, Montego Bay. Abbordato su Grindr, il giovane si è ritrovato dinanzi a tre uomini che l’hanno rapinato, portandogli via lo smartphone, il portafoglio e le carte di credito. Non essendo riusciti a ritirare i contati al bancomat, i tre uomini si sono accaniti sul giovane. L’hanno cosparso di rum, gli hanno parzialmente reciso il pene e lo hanno bruciato vivo. Convinti di averlo ucciso, i tre sono scappati. Ma il 18enne è miracolosamente sopravvissuto, come confermato dall’ufficiale di polizia che si sta occupando del caso.
È un giovane molto fortunato perché, sebbene lo abbiano lasciato in condizioni critiche, è riuscito a raggiungere un posto di blocco, dove lo hanno subito portato in ospedale. Qui è stato ricoverato in condizioni critiche.
Cristian González Cabrera di Human Rights Watch, via The Advocate, ha dichiarato: “Le autorità in Giamaica dovrebbero inviare un messaggio che tali crimini contro le persone LGBT non saranno più tollerati, portando avanti urgentemente un’indagine approfondita e indipendente sul caso. Per assicurare i responsabili alla giustizia“.
La Giamaica è ancora oggi considerato il peggior luogo di tutte le americhe per le persone LGBT. Il sesso gay viene paragonato al sesso con gli animali ed è punibile con 10 anni di prigione e lavori forzati.
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