Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me”

Il regista di ‘Felice chi è diverso’ sul coming out: “Ne ho parlato subito con mio figlio ma non coi miei: non c’era la possibilità né la cultura. Nel mio film ci sono padri spaventosi nell’ombra”.

Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me” - gianni amelio intervista 1 - Gay.it
5 min. di lettura
Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me” - Felice chi e diverso gianni amelio 4 - Gay.it

Ieri è stato annunciato a Torino da Enzo Cucco dell’associazione Lambda un corso di volontari per assistere i gay anziani nel capoluogo piemontese (il 40% degli ultrasessantenni vive da solo): sarà di 35 ore, riservato a maggiorenni e partirà alla fine di marzo. Dall’argento al bianco. Sabato scorso, infatti, c’era della magia (bianca) al cinema Massimo di Torino. Non aspettatevi Harry Potter, no. Non perché non ci fosse il malefico Lucius Malfoy alias il magnifico Jason Isaacs (ci sarebbe potuto essere suo padre), bensì perché tra gli Albus Silenti presenti in sala, zitti e compiti, c’era tutta la Torino gay che conta davvero, quella dagli ultra-anta in su, anche se mancava Angelo Pezzana e qualche ‘insospettabile’, come si diceva ai loro tempi.

Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me” - Felice chi e diverso gianni amelio 5 - Gay.it

È stato presentato l’emozionante doc “Felice chi è diverso” attualmente in sala, memorabile album arcobaleno di storie commoventi lungo la Penisola, gay comuni come ‘benevoli’ dimenticati dalla cronaca queer (ma ci sono anche uno strepitoso Paolo Poli e un rivelatorio Ninetto Davoli) che raccontano di fascismo e discriminazione antigay; le riflessioni filosofiche di Giorgio Bongiovanni e la solida coppia Roberto-Pieralberto sopravvissuta alla tragedia di un matrimonio etero, tutti e tre torinesi; poi l’elettroshock di un altro Roberto che ha scritto un diario toccante che svela una schizofrenia causata semplicemente dalla paura per la sua omosessualità; la trans Lucy dimenticata per ragioni anagrafiche; cinegiornali offensivi e fumetti caricaturali. A momenti si trattiene il pianto. La fotografia del film è firmata da suo figlio adottivo, Luan, di origini albanesi.

Prima della proiezione, il regista calabrese ci ha concesso un’intervista esclusiva:

Gay.it: Partirei da un’immagine. Papà che ti diceva: “Coi soldi si compra il pane e non la carta”… Ti manca?
Gianni Amelio: Sì, perché penso a me come ero quando gli chiedevo proprio: “Papà, mi compri questa rivista?”.

Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me” - Felice chi e diverso gianni amelio 3 - Gay.it

E l’hai perdonato?
Sì, perché adesso sono papà e nonno. Mi sono comportato con mio figlio in maniera diversa, l’ho educato ad amare la carta quanto il pane. La stessa cosa la sto facendo con le mie tre nipotine piccole avute da mio figlio (Luan, figlio adottivo, n.d.r.). Le porto sempre al cinema, le stimolo a pensare che ci si nutre di più con la cultura che non quello che è necessario come il pane. Ma spesso si eccede, si considera pane anche il cibo superfluo.

Nel tuo cinema, però, questo documentario fa un po’ eccezione: di padri ce ne sono pochissimi, vero?
Ci sono, ma nell’ombra. Ci sono padri spaventosi che hanno questa paura che il loro figliolo non sia come lui, un padre che caccia di casa addirittura il figlio perché non è conforme alle aspettative che lui aveva. Il padre vuole vedere uno come lui, si aspetta la sua copia, quando non la trova entra in crisi.
Ci sono invece le madri che capiscono prima. Ma il problema è di tutti. Solo due personaggi nel film parlano in modo tenero di come un padre abbia capito. Per esempio Paolo Poli racconta di quest’estate meravigliosa che ha passato con suo padre in cui gli ha spiegato tutto.

Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me” - Felice chi e diverso gianni amelio 1 - Gay.it

Com’è Paolo Poli su un set, diretto da te, e fuori dal set?
Paolo Poli è qualcuno di indefinibile. Non si può attribuirgli una tendenza sessuale! Non solo sul palco ma nella vita reale. Non lo vedo all’interno nello stereotipo nemmeno quando dice “Sono frocio”: è talmente uno spirito libero che nelle sue parole esiste anche una grande provocazione ma quando dice che la bellezza di essere froci è andare in giro ad avere modi alla cosacca…. Non so fino a che punto lui in realtà si sta difendendo da un amore eterno: vorremmo tutti noi amori eterni alla cosacca ma non passeggeri. Preferisco parlare di omoaffettività che di omosessualità. In realtà il nostro grande Paolo Poli ci dà un’immagine un po’ datata, divertente, accettabile dal suo punto di vista ma non ne farei una bandiera né lo consiglierei agli altri. L’elogio dell’amore alla cosacca mi sembra una cosa che va bene per lui, una meraviglia umana, non va bene per tutti gli altri: ognuno deve avere la libertà di scegliere la propria libertà.

Cioè, avere lo stesso cosacco…
Eheheh certo… Qualcuno mi ha anche rimproverato perché parlando del matrimonio, dal film si evince l’obbligatorietà del matrimonio. Si ripete un po’ la storia del divorzio: la parte cattolica diceva che “se c’è la legge chissà quanti divorzieranno” e le donne che sono i soggetti deboli saranno abbandonate. Il matrimonio non obbliga tutti a sposarsi: è una libertà che non lede la libertà degli altri. Sembra una battaglia di retroguardia doverlo ripetere oggi.

E con Ninetto Davoli com’è andata?
L’ho voluto interrogare perché che mi raccontasse la sua vita prima dell’incontro con Pasolini. Viene considerato un ragazzo di Roma e invece è nato come me in Calabria, a pochissimi chilometri di distanza (Amelio a San Pietro di Magisano, Davoli a San Pietro a Maida, n.d.r.). Ninetto è arrivato a Roma che moriva di fame. Un giorno vede questo uomo che sta girando “La ricotta”. Pasolini lo guarda, si avvicina, gli accarezza i capelli. Come dice nel documentario: “In quel momento ho pensato che quest’uomo mi avrebbe sconvolto la vita”. Più che parlare dei personaggi famosi, però, sono colpito dagli altri…

Amelio: “Non l’ho mai detto ai miei, non ero libero dentro di me” - Felice chi e diverso gianni amelio 2 - Gay.it

Com’è stato dirigere questi torinesi anziani?
Giorgio Bongiovanni è un filosofo: dice con poche parole quello che tutti noi pensiamo. Lui sostiene che ci vorrebbe una guerra di culture, per combattere tutto il sessismo della cultura eterosessuale contro quella omosessuale. E poi c’è Lucy la trans, oppure il meraviglioso Roberto che ha avuto l’esperienza del manicomio: sua madre ha seguito determinati consigli e l’ha chiuso nella casa di cura. Sono storie di grande vitalità, grande forza e orgoglio, anche grande felicità. Ma non ho voluto fare televisione coi sottopancia: i racconti sono racconti, alla fine si sa chi ha raccontato. Quando una persona racconta, non racconta solo di sé, ma di una cultura, di una società, di un mondo intero e rappresenta quel mondo. Attraverso questa esperienza ci si augura che si capiscano queste cose.

Con papà e mamma non ne hai mai parlato?
Non c’era la possibilità, la cultura, nemmeno la libertà dentro di me… Ne ho parlato subito in modo molto chiaro con mio figlio.
Nel finale c’è un ragazzo che parla dell’oggi: l’ho incontrato a Bergamo, ha diciotto anni, è stato straordinario. Mi ha raccontato il momento in cui si è sentito quasi in obbligo di ‘confessare’ alla madre di essere omosessuale, i problemi a scuola e col padre che non sapeva ancora nulla. Mi ha scritto: “Sto andando al cinema con mia madre, mio padre e il mio ragazzo”.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Angelina Mango, in arrivo "La noia" in spagnolo

Angelina Mango, arriva la versione spagnola de “La noia” giusto in tempo per l’Eurovision – AUDIO

Musica - Emanuele Corbo 29.4.24
Challengers, Josh O'Connor, Mike Faist e la nascita di una tensione omoerotica - Challengers - Gay.it

Challengers, Josh O’Connor, Mike Faist e la nascita di una tensione omoerotica

Cinema - Redazione 30.4.24
nava mau baby reindeer

Nava Mau: chi è l’attrice trans* di Baby Reindeer che interpreta il ruolo di Teri

News - Gio Arcuri 26.4.24
La Vita che Volevi, ecco il trailer della serie di Ivan Cotroneo con protagonista Vittoria Schisano - VITTORIASCHISANO IVANCOTRONEO - Gay.it

La Vita che Volevi, ecco il trailer della serie di Ivan Cotroneo con protagonista Vittoria Schisano

Serie Tv - Redazione 2.5.24
Darren Criss: "Indipendentemente dal fatto che sia etero, sono culturalmente queer da tutta la vita" - Darren Criss - Gay.it

Darren Criss: “Indipendentemente dal fatto che sia etero, sono culturalmente queer da tutta la vita”

News - Redazione 2.5.24
Iraq LGBT legge anti gay

L’Iraq reintroduce la criminalizzazione delle persone LGBTI+, previsti fino a 15 anni di carcere

News - Giuliano Federico 28.4.24

Leggere fa bene

David di Donatello 2024, Milena Vukotic Premio alla Carriera - Milena Vukotic Credits ph. Fiorenzo Niccoli - Gay.it

David di Donatello 2024, Milena Vukotic Premio alla Carriera

Cinema - Redazione 10.4.24
The Room Next Door, Tilda Swinton e Julianne Moore per il primo film in lingua inglese di Pedro Almodovar - The Room Next Door Tilda Swinton e Julianne Moore per il primo film in lingua inglese di Pedro Almodovar - Gay.it

The Room Next Door, Tilda Swinton e Julianne Moore per il primo film in lingua inglese di Pedro Almodovar

Cinema - Federico Boni 25.1.24
Saltburn è uscito, ecco dove vederlo e cosa sapere - Saltburn - Gay.it

Saltburn è uscito, ecco dove vederlo e cosa sapere

Cinema - Redazione 22.12.23
nuovo olimpo alvise rigo elenoire ferruzzi

Nuovo Olimpo, Alvise Rigo accusato da Elenoire Ferruzzi di aver ottenuto il ruolo in un certo modo

Cinema - Redazione Milano 6.11.23
Omovies 2023, il programma del primo festival cinematografico a tematica LGBT+ del Sud Italia - OMOVIES 2023 - Gay.it

Omovies 2023, il programma del primo festival cinematografico a tematica LGBT+ del Sud Italia

Cinema - Redazione 12.12.23
Sing Sing, primo trailer del nuovo film di Colman Domingo (che punta agli Oscar 2025) - Sing Sing primo trailer del nuovo film di Colman Domingo - Gay.it

Sing Sing, primo trailer del nuovo film di Colman Domingo (che punta agli Oscar 2025)

Cinema - Redazione 7.3.24
"Le variabili dipendenti", il corto queer di Lorenzo Tardella è in corsa per gli Oscar 2024 - cover Le Variabili Dipendenti - Gay.it

“Le variabili dipendenti”, il corto queer di Lorenzo Tardella è in corsa per gli Oscar 2024

Cinema - Federico Boni 15.11.23
c'è ancora domani

Per fortuna c’è ancora Paola Cortellesi

Cinema - Riccardo Conte 14.11.23