Arriverà nelle sale italiane il 7 marzo, distribuita da Universal Pictures International Italy e esclusivamente in edizione originale sottotitolata, Drive-Away Dolls, commedia on the road prodotta da Working Title e diretta da Ethan Coen, regista 4 volte premio Oscar che l’ha anche scritta e prodotta insieme alla moglie Tricia Cooke. Drive-Away Dolls è a tutti gli effetti il primo film da regista solista per Ethan, senza il fratello Joel al suo fianco.
Drive-Away Dolls è un’avventura in stile Thelma & Louise, ricca di suspense e scandalosamente divertente, con personaggi bizzarri che ricordano lo stile dei fratelli Coen ma con nuovi tratti distintivi grazie all’apporto di Tricia Cooke. Protagoniste sono Margaret Qualley – figlia d’arte e vista recentemente in Povere Creature e Sanctuary – qui nel ruolo di Jamie, uno sfrenato spirito libero che si dispera per l’ennesima rottura con una ragazza, e la rising star australiana Geraldine Viswanathan – recentemente aggiuntasi al cast di Thunderbolts della Marvel – che interpreta la sua timida amica Marian con un disperato bisogno di lasciarsi andare. In cerca di un nuovo inizio, le due intraprendono un viaggio improvvisato a Tallahassee in Florida, ma le cose precipiteranno rapidamente quando incrociano un gruppo di inetti criminali durante il tragitto.
Completano il cast Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Pedro Pascal e Matt Damon protagonisti di due memorabili cameo. Una queer comedy per il gigantescio Ethan, accolta dalla stampa internazionale con opinioni assai discordanti. Il The Guardian l’ha definita “oscena, sciocca e saffica“, sottolineando come “contrariamente al suo incedere disinvolto questa è un’opera essenziale nel corpus di Coen, un’evoluzione più che una regressione o un sacrificio. È il raro caso in cui una preponderanza di battute sul cazzo preannuncia un ritrovato progresso nella maturità“.
Empire ha parlato di un film “davvero lesbico“, perché include “cunnilingus comico nei primi cinque minuti“. In un’altra scena Jamie vorrebbe fare un’orgia con un tutta squadra di calcio femminile. Anche per questo motivo Drive-Away Dolls includerebbe “i colori saffici in modo forte e orgoglioso”.
IGN parla di un film che evoca “un ambiente grrrl post-riot che sarà l’erba gatta vestita di Doc Martens per le donne queer di una certa età“, poiché riuscirebbe a combinare “l’umorismo lesbico ironico di Cooke con un complotto di criminali maldestri tipico di Coen”.
Owen Gleiberman di Variety si è invece soffermato sulle due protagoniste, descrivendo la Jamie di Qualley “come se Kristen Stewart si fosse incrociata con Katharine Hepburn. È come qualcuna in preda alla sbronza, alla lussuria e alla fame di star del cinema. Ha un nuovo e impertinente fuoco infernale per vincere”.
Anche Brian Truitt di USA Today ha elogiato la “Jamie stravagante e carismatica” di Qualley e il rapporto con la sua protagonista.
“Il grosso inno di Coen e Cooke alla promiscuità saffica trasuda autenticità queer per lei e loro che ricordano con affetto un’epoca in cui le donne queer erano presuntuose in un modo diverso”, ha invece scritto IndieWire.
Fondamentalmente, Drive-Away Dolls si presenterebbe come un film che “vuole solo divertirsi”.
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