I travestiti “normali” di Diane Arbus in mostra a Berlino

Al museo berlinese di Martin-Gropius-Bau una selezione di 200 opere della grande fotografa Diane Arbus. Tra i soggetti preferiti, il mondo dei travestiti ritratto senza voyeurismo o morbosità.

I travestiti "normali" di Diane Arbus in mostra a Berlino - arbusBASE - Gay.it
3 min. di lettura

I travestiti "normali" di Diane Arbus in mostra a Berlino - arbusF1 - Gay.it

E’ divenuta celebre come la ‘fotografa dei freaks’ ma l’opera della grande fotografa newyorchese di origini russe Diane Arbus (1923-1971) è molto più variegata e complessa. L’occasione giusta per scoprirla in tutte le sue sfaccettature è l’interessante allestimento intitolato semplicemente ‘Diane Arbus’ in mostra fino al 23 settembre nell’austero ed elegante museo berlinese Martin-Gropius-Bau dallo scalone in marmo rosa a cinque minuti dall’avveniristica Potsdamer Platz.
Organizzata dal polo culturale parigino Jeu de Paume in collaborazione con The Estate of Diane Arbus LLC, presenta una selezione di 200 opere in bianco e nero con la medesima cornice bianca, distribuite nelle varie sale senza un criterio cronologico o tematico. Le ultime due stanze sono dedicate a una ricostruzione bi(bli)ografica dell’autrice e vi sono esposte alcune macchine fotografiche di sua appartenenza.

I travestiti "normali" di Diane Arbus in mostra a Berlino - arbusF2 - Gay.it

Sarebbe fuorviante descrivere l’opera della Arbus come la rappresentazione di un’umanità deviante, mostruosa e grottesca: se alcuni soggetti sono indubbiamente eccentrici, come nani o giganti circensi, nudisti orgogliosi o travestiti appariscenti, l’artista riusciva a immergerli in un contesto di quotidianità quasi ordinaria esaltandone le qualità espressive (ma la Arbus fotografava anche neonati, signore a passeggio, bimbi che giocano). Spesso emerge un singolo elemento disturbante – uno sguardo allarmato, un’andatura affaticata, un taglio di luce geometrico – in grado di infondere disagio nello spettatore.
Uno dei suoi mondi preferiti era proprio quello dei travestiti, anzi dei ‘female impersonators’, spesso ritratti nel loro ambiente naturale, ossia il camerino, sorridenti o concentrati nell’intento di perfezionare il trucco, senza alcun intento morboso o voyeuristico. Una delle ossessioni della Arbus, il tema del doppio (le "Identical Twins" di Rochelle ritratte nel 1967 sono quasi un’anticipazione fantasmatica delle gemelline di Shining) diventa embleticamente gender in "Half Man Half Woman" (1962) in cui tale Bruno Cazzaniga in arte Albert-Alberta indossa per metà uno smoking e per l’altra metà un abito da sera femminile.

I travestiti "normali" di Diane Arbus in mostra a Berlino - arbusF3 - Gay.it

Un’altra passione della Arbus, il naturismo, si coniuga al travestitismo nel ritratto di un uomo effemminato nudo che si nasconde il sesso tra le gambe con un’espressione statuaria e quasi altera, per nulla ridicola. Trasuda invece malinconica la drag queen antesignana in lunghi guanti bianchi che balla con un uomo borghese ritratto di schiena. Anche nel ritrarre le celebrità, la chiave di lettura è quella dell’ordinarietà, come nel caso di un gaio Marcel Duchamp e consorte in primo piano o di Helene Weigel, vedova di Bertold Brecht, immersa in un cono d’ombra che esalta l’espressività del viso segnato dal tempo. È possibile ammirare anche una delle più belle e note foto della Arbus, "Child with a toy hand grenade in Central Park" (1962) in cui un bimbo dalle gambe a fiammifero e con sguardo corrucciato tiene in mano una bomba giocattolo. Le fotografie più impressionanti sono però quelle della serie senza titolo che ritraggono ragazzi down la cui solare naturalezza immersa in parchi e giardini è contrastata dagli spasmi strazia(n)ti nei loro volti.

I travestiti "normali" di Diane Arbus in mostra a Berlino - arbusF4 - Gay.it

Una ricostruzione di fantasia della vita della Arbus si era vista nel non esaltante biopic di Steven Shainberg "Fur – un ritratto immaginario di Diane Arbus" con Nicole Kidman nel ruolo della protagonista e Robert Downey jr. in quelli di un personaggio inventato, il vicino scimmiesco del piano di sopra che la introduce nel mondo dei freaks. Pare inoltre che la Arbus fosse bisessuale, e che frequentò soprattutto donne dopo la separazione dal marito Allan. Sofferente di depressione, la Arbus si suicidò a 48 anni tagliandosi i polsi nella vasca da bagno.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Teansgender Carcere Europa

Nelle carceri europee le persone transgender subiscono intimidazioni e violenze

News - Redazione Milano 26.4.24
Becoming Karl Lagerfeld, il full trailer italiano racconta anche la storia d'amore con Jacques de Bascher - Disney Becoming Karl Lagerfeld Daniel Bruhl Theodore Pellerin - Gay.it

Becoming Karl Lagerfeld, il full trailer italiano racconta anche la storia d’amore con Jacques de Bascher

Serie Tv - Redazione 26.4.24
Kim Petras cancella tutti i concerti estivi per "problemi di salute" - Kim Petras 1 - Gay.it

Kim Petras cancella tutti i concerti estivi per “problemi di salute”

Musica - Redazione 26.4.24
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24
Miguel Bernardeau

Miguel Bernardeau, chi è l’attore spagnolo che interpreterà Diego de la Vega?

Culture - Luca Diana 26.4.24
Heartstopper 3, annunciato Jonathan Bailey insieme a Eddie Marsan e Hayley Atwell - Heartstopper 3 - Gay.it

Heartstopper 3, annunciato Jonathan Bailey insieme a Eddie Marsan e Hayley Atwell

Serie Tv - Redazione 26.4.24

I nostri contenuti
sono diversi

Miranda July (Vogue, 2020)

Miranda July, amarsi senza cadere a pezzi – intervista

Culture - Riccardo Conte 4.3.24
Resistenza, malattia e vita: abbiamo intervistato Ivonne Capece, a teatro con Thinking Blind - Matteo B Bianchi 2 - Gay.it

Resistenza, malattia e vita: abbiamo intervistato Ivonne Capece, a teatro con Thinking Blind

Culture - Federico Colombo 20.4.24
Arrusi Pigneto Luana Rigolli

San Valentino, a Roma spuntano i ritratti degli arrusi, gli omosessuali confinati dal fascismo alle Isole Tremiti

Culture - Redazione Milano 14.2.24
michael-stipe-binarismo-di-genere

Michael Stipe sul binarismo di genere: “Nel ventunesimo secolo stiamo riconoscendo le zone grigie”

Musica - Francesca Di Feo 15.12.23
Foto: Matteo Gerbaudo

Giada Biaggi non si sente più in colpa: ‘Abbi l’audacia di un maschio bianco’, l’intervista

Culture - Riccardo Conte 18.3.24
Michele Bravi ritratto da Mauro Balletti per 'Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi?'

L’atlante di Michele Bravi, tra poesie e pornostar – l’intervista

Musica - Riccardo Conte 9.4.24
Foto di Jamie Mccartney

Il Museo della Vagina include anche le persone trans*

Culture - Redazione Milano 18.1.24
Rooy Charlie Lana

Vergognarsi e spogliarsi lo stesso: intervista con Rooy Charlie Lana, tra desiderio e non binarismo

Culture - Riccardo Conte 29.2.24