Era cominciato tutto per gioco ed è diventato un vero e proprio caso. Quando Gianluca e Roberto hanno visto l’annuncio di un concorso per coppi organizzato dal fiorario del loro paese per San Valentino si sono detti: “Perché non partecipare?”. Col passare dei giorni, la partecipazione al concorso ha iniziato ad assumere contorni diversi: la coppia infatti, aveva deciso che in caso di vittoria, avrebbero regalato il pelouche da 60 euro messo in palio ad una bambina malata di cancro ricoverata nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Lecce. Inviata la foto (che vedete qui di fianco) sono cominciati ad arrivare i “mi piace”, tanti, tantissimi: un successo insperato. Fino a quando, alla chiusura del concorso, il 13 mattina, la foto di Roberto e Gianluca è risultata la più “votata” dai fan della pagina.
“Non immaginate la gioia – racconta Gianluca D’Elia a Gay.it -: pensavamo di avere realizzato il piccolo sogno di vedere sorridere una bambina malata”.
Alle 8.15, però, la foto non c’era più, sparita. Qualcuno ha ritenuto che l’immagine fosse “offensiva” e a contenuto esplicitamente sessuale. La foto è stata quindi segnalata a Facebook che l’ha rimossa.”Non potevamo crederci – continua Gianluca -. Una delusione tremenda, ho anche pianto per la rabbia”.
Una decisione, quella del social network, che appare immotivata, eccessiva e discriminatoria, considerato che l’immagine non ritrae altro che una coppia dentro un cuore. Non è la prima volta che foto del genere finiscono sotto la scure della “policy” di Facebook che, invece, si dimostra spesso meno solerte quando vengono segnlate pagine o immagini che incitano all’odio e alla discriminazione.
A quel punto il premio era già passato automaticamente alla coppia arrivata, in realtà, seconda. Alle 14 del giorno di San Valentino, il premio è nelle mani di una coppia etero. È in quel momento che gli organizzatori del concorso decidono di tentare di porre rimedio a quanto successo e consegnano a Roberto e Gianluca il “Premio al Merito”, una sorta di premio di consolazione per il torto subito dopo il quale, comunque, la coppia racconta di avere ricevuto molta solidarietà sui social network.
Quello di San Valentino non è il primo episodio di discriminazione a cui la coppia di S. Pietro in Lama deve far fronte. “Qualche tempo fa – ha raccontato ancora Gianluca a Gay.it – siamo venuti a sapere che un bar della zona era in cerca di personale. Abbiamo deciso di rispondere all’annuncio e abbiamo anche fatto il colloquio”. “Tutto sembrava essere andato per il meglio – continua -, ma alla fine non ci hanno richiamati. Abbiamo saputo, per altre vie, che la ragione vera è che siamo gay”.
Ciò nonostante, Gianluca D’ELia non definisce omofobo il posto in cui abita con il suo compagno. “Assolutamente non è un posto omofobo – dice Gianluca -. Due anni fa sono anche stato candidato alle comunali con una lista civica e sono risultato il più votato della mia lista”.
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