L’ennesima follia omofoba videoludica si chiama Jesus Strikes Back: Judgment Day, videogioco in cui chiunque può interpretare Gesù, Adolf Hitler, Vladimir Putin, Benito Mussolini o Donald Trump e guadagnare punti uccidendo persone LGBT.
Una porcata estremista che ha ovviamente suscitato non poca indignazione. “Una storia appassionante che parla di un gruppo di insoliti amici che si ritrovano in un mondo folle“, recita la sinossi, garantendo “il divertimento di tutta la famiglia grazie al ritorno di Gesù in uno scenario post-apocalittico dominato dal socialismo radicale e dai fanatici religiosi. Con la completa caduta del mondo civilizzato e valori come la libertà e l’indipendenza, una volta garantiti ma ora nient’altro che un lontano ricordo, dovremo essere noi a scagliare il primo proiettile.”
Sviluppatori ovviamente anonimi, per quella che sembra una trollata di pessimo gusto, in cui scovare e ammazzare persone LGBT e femministe. Villain principale, un “radicale, frenetico, pansessuale e gender-fluid umanoide“. Solo il mese scorso, come dimenticarlo, la diffusione di Angry Goy II, gioco neo-nazista in cui si uccidono gay e altre minoranze per salvare Donald Trump.
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