Otto volte. Per otto volte, la domanda di rifugiato politico era stata rifiutata dall’ufficio immigrazione del Regno Unito. Yew Fook Sam, 68 anni, non aveva più possibilità di rimanere nel Paese e sarebbe stato costretto a tornare in Malesia, di cui era originario. Ma lì, aveva spiegato, sarebbe stato processato, arrestato e forse torturato. Ma gli ufficiali che dovevano concedere il visto non credevano che Sam fosse realmente omosessuale. Per una scusa a dir poco ridicola: non aveva un ragazzo.
Sam ha 68 anni. Tutti sappiamo quanto è complicato per un over50 trovare un fidanzato o almeno avere una relazione. Inoltre, Sam ha spiegato che non aveva bisogno di un partner. Alla fine, per ottenere lo status di rifugiato politico, è dovuto andare alla High Court, che gli ha concesso un permesso di soggiorno di 5 anni. Allo scadere, potrà richiedere un altro permesso, ma a tempo indeterminato.
L’ansia e la depressione di Sam per ottenere lo status di rifugiato politico
Sam, nella sua continua richiesta di un visto per rimanere nel Regno Unito, ha sperimentato l’ansia e la depressione per il ritorno in un paese dove non poteva essere sé stesso. Lì non avrebbe potuto vivere la sua vita liberamente. Rischiava inoltre di finire in carcere per anni, e rifiutato dalla società, in caso di arresto. Una vita fatta di segreti e ansie, insomma.
Ha dovuto iniziare una terapia per superare lo stato di depressione che la paura gli provocava. Parallelamente, collaborava con delle associazioni per aiutare altri richiedenti asilo come lui e LGBT, per le quali è diventato un attivista molto impegnato, e partecipa ogni anno al pride. Cerca di aiutare come può il paese che gli ha dato un posto dove stare e lo ha protetto, nonostante tutti i problemi e gli ostacoli burocratici che ha dovuto affrontare per ottenere lo status di rifugiato.
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