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BARIPRIDE: VIOLANTE ADERISCE

Il Capogruppo dei Ds ribadisce l’impegno del partito per la legge del PaCS. E da Pedrizzi (AN), piovono le critiche. Intanto a Bari tutto è pronto per il grande evento.

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ROMA – Il presidente del gruppo Ds della Camera, Luciano Violante, ha inviato agli organizzatori del Baripride 2003, un messaggio nel quale ribadisce la posizione del partito a difesa dei diritti degli omosessuali.
“Cari amici – scrive – seguiamo con attenzione i lavori del vostro dibattito che si sviluppa attorno a liberta’ civili che rendono piu’ moderno il nostro Paese e piu’ ricca la nostra democrazia. Componente essenziale delle democrazie moderne e’ il pluralismo e quindi anche la possibilita’ di costruire la propria vita secondo le proprie personali inclinazioni purche’ non si ledano i diritti dei terzi. Il diritto di poter esercitare le proprie scelte sessuali entro questo quadro tra persone adulte e consenzienti e’ una liberta’ civile e come tale va riconosciuta”.
“Il gruppo dei deputati Ds – prosegue – e’ impegnato per la discussione e il voto della legge sul PACS (patto civile di solidarieta’) riconoscendo in essa la garanzia di un diritto individuale che certamente puo’ essere discusso e criticato, ma non puo’ essere ne’ dimenticato ne’ cancellato. Non intendiamo imporre qualcosa a qualcuno; intendiamo cancellare quegli ostacoli che limitano l’esercizio di diritti coessenziali alla democrazia ed evitare l’imposizione di una morale di Stato che rischia di sfociare nell’autoritarismo e nell’ipocrisia. La maturita’ delle opinioni degli italiani su questi temi, messa in luce da una recente ricerca dell’Eurispes ci conforta nel nostro lavoro e dimostra che, a volte, settori della classe politica dirigente sono meno maturi del Paese”, conclude Violante, rivolgendo agli organizzatori un “cordiale augurio per il buon esito della vostra iniziativa”.
Polemica, e c’era da aspettarselo, la reazione del sen. Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di AN per le politiche della famiglia e vicepresidente della consulta etico-religiosa del partito: “Scopriamo che le opinioni di Violante sono l’unita’ di misura del tasso di maturita’ esistente nel Paese” perche’ se le idee degli italiani collimano con le sue sono segno di maturita’, se non coincidono sono segnale di immaturita’. Per l’ esponente di An,”la funzione della famiglia e’ qualcosa di diverso dalla funzione di una convivenza omosessuale. Insomma, ai gay che fanno coppia non si possono riconoscere gli stessi diritti della famiglia (societa’ naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna) non perche’ essi sono gay, ma perche’ non sono una famiglia. E questo non lo diciamo solo noi, ma anche la nostra Carta costituzionale (ma Violante non lo sa), la quale prende atto che la famiglia in quanto tale ha dei diritti naturali, suoi propri ed esclusivi, che appartengono solo ad essa, e li riconosce”.
Intanto a Bari tutto è pronto per il grande evento: sarà la Drag più “calata” nel personaggio della musica italiana a chiudere le celebrazioni del BariPride 2003. Billy More, regina della disco-dance, la sera del sabato 7 giugno allieterà i manifestanti con il suo ultimo singolo, “Week-end”, da poco uscito in tutti i negozi di dischi. Dalla condizione di ragazzo di origine napoletana cresciuto nella Milano dei fulgidi anni Ottanta, ad una casa tutta al femminile, Billy More è pronta ora per l’ estate 2003, con un nuovo look, una nuova immagine: più magra, più sexy, meno baraccona, curata dall’inseparabile amico, il creativo Massimo Albini ed il fotografo Daniele Cipriani.
Il nuovo singolo “Week-end” è una cover del 1972, da sempre nel cuore di Billy More che la interpreta magistralmente. Il brano dalle sonorita’ house molto internazionali, strizza comunque l’occhio ad un sound commerciale, con un gusto tutto speciale, ma soprattutto molto estivo e brioso.
Billy More presenterà il singolo e altri brani nel corso della festa finale del BariPride, che si svolgerà sulla spiaggia di Torre Quetta. La festa sostituisce l’evento che avrebbe dovuto tenersi allo stadio della Vittoria ma che è stato cancellato per i problemi economici connessi con la crisi della giunta provinciale di centro-sinistra, unico partner istituzionale ad aver sostenuto l’evento con un contributo economico.

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