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“Bibbiano – il Gender è tra noi”, polemiche sullo spettacolo teatrale di Diego Fusaro

La sindaca leghista Magda Beretta difende l’incredibile spettacolo che si terrà a Senago, in Lombardia.

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Sembra incredibile, una fake news in stile 1 aprile, eppure la ‘vicenda Bibbiano’ per mesi cavalcata dalla destra e alla fine implosa dinanzi alla sentenza del tribunale dei minori di Bologna (“nessuna anomalia”), è diventata uno spettacolo teatrale che già dal titolo fa capire la direzione intrapresa.

Bibbiano – il Gender è tra noi“, in prima mondiale a Senago, comune lombardo vicino Milano guidato da Magda Beretta, sindaca leghista che via social ha svelato l’evento mondano. Ad accompagnare il tutto la composizione e la musica dal vivo di Marco Fusi e i testi e la voce recitante di Diego Fusaro. Peccato che il ‘caso Bibbiano’, alimentato dalla destra sovranista nel corso dell’ultima calda estate, sia stato pura strumentalizzazione politica, fatta sfacciatamente sulla pelle dei più piccoli.

Alla fine di giugno, per non dimenticare di cosa stiamo parlando, un’indagine dei carabinieri di Reggio Emilia scopre un sistema illecito legato agli affidi di minori: secondo i pm di Reggio Emilia, alcuni psicologi e assistenti sociali avrebbero alterato atti ufficiali e condizionato psicologicamente bambini con l’obiettivo di far emergere violenze e abusi in famiglia in realtà inesistenti. Bimbi poi affidati ad altre coppie. Una di queste (soltanto UNA), era composta da due donne. Apriti cielo. Il ‘caso Bibbiano’ è inspiegabilmente diventato strumento di deligittimizzazione nazionale nei confronti delle famiglie arcobaleno, fino a quando il mese scorso il tribunale ha sottolineato come “non ci sarebbe nessuna anomalia“. Casualmente, da quel giorno, il quotidiano ‘parlateci di Bibbiano’ che per mesi ha riempito i social  ha finito di esistere.

Eppure alle porte di Milano il ‘caso Bibbiano’ è ora diventato addirittura spettacolo teatrale. Travolta dalle polemiche, la sindaca leghista ha prima sbraitato “tutti filosofi qui sotto, buona continuazione. Bacioni”, in perfetto stile salviniano, per poi provare a difendere in questo modo lo  spettacolo.

 

Cercherò per l’ultima volta di esporre le motivazioni che forse non sono ancora chiare. La vicenda di Bibbiano è una vicenda tragica e di dolore sul quale nessuno vuole speculare, nè tantomeno sostituirsi ai giudici. Il tema proposto in questo spettacolo che si vuole proporre in “prima visione” presso il nostro comune non è un dibattito politico-giudiziario, ma bensì proporre attraverso questo spettacolo la “mercificazione” della persona, dei bambini, delle famiglie e dei rapporti e proporre un’ulteriore riflessione sulla natura della matrice etica della distruzione della famiglia per produrre l’individualizzazione post comunitaria della società che viviamo. Se il tema lo ritenete un interessante spunto di riflessione vi aspettiamo, se non è così potete non venire. Grazie a Dio viviamo in un paese democratico. Saluti.

“Mercificazione” della persona, dei bambini, delle famiglie vista apparentemente solo e soltanto in chiave ‘comunità LGBT’, come si evince da quel ‘Gender’ gratuitamente inserito nel titolo, da screditare nuovamente. Persino a teatro. E probabilmente con soldi pubblici.

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