Lorenzo Gasperini, ex consigliere comunale della Lega a Cecina (Li) e vice coordinatore di Anci Giovani Toscana, è stato condannato al risarcimento dei danni (di 1000 euro) a favore di Arcigay Livorno per il reato di diffamazione aggravata. Gasperini dovrà versare anche la quota di 2800 euro per le spese processuali.
Il 17 settembre 2018 l’allora consigliere leghista, augurando un buon inizio d’anno agli studenti delle scuole superiori, definì su Facebook l’attività di Arcigay e di Arci nelle scuole “finocchista”.
Più precisamente, come si legge nella sentenza, Gasperini scrisse che Lega Giovani avrebbe cercato “di mettere fine alle deformazioni di chi per troppo tempo ha cercato di usare la scuola pubblica per fare politica e per creare un “nuovo senso comune” (espressione di Antonio Gramsci), con progetti e attività di ARCI, ARCIGAY e compagni vari per diffondere tra i ragazzi e i bambini l’ideologia relativista, immigrazionista, islamista e soprattutto – negli ultimi anni – finocchista (addirittura insegnando nelle scuole che non si nasce né maschi né femmine, secondo l’ideologia gender). “Noi ci siamo e continueremo a combattere, come abbiamo sempre fatto soprattutto a Livorno e a Cecina”.
Le parole del politico sono state ritenute dal Tribunale di Livorno offensive e denigratorie, quindi diffamanti.
“Oltre a condividere pienamente la sentenza, con la condanna di Gasperini si coglie l’occasione per ricordare che da anni è costante l’impegno dell’associazione nella promozione della cultura delle differenze, dell’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole del territorio, lavorando per sensibilizzare gli studenti e formare docenti e personale Ata“, il commento di Martina Cardamone, Presidente L.E.D. Libertà e Diritti Arcigay Livorno Comitato Territoriale. Che ha poi aggiunto.
“In un contesto politico e sociale dove i diritti delle persone Lgbtqia+ sono sempre più sotto attacco, questa sentenza conferma che le attività dell’associazione non mirano a diffondere l’inesistente “teoria gender”, ma piuttosto la promozione di diritti e buone pratiche affinché le persone Lgbtqia+ siano sempre meno marginalizzate, anche e soprattutto nei contesti scolastici. Non si è mai negato a nessun soggetto la possibilità di criticare l’operato dell’associazione, ma si è certi che le parole d’odio non debbano avere spazio nel dibattito pubblico. Arcigay Livorno continuerà con determinazione il proprio lavoro utilizzando l’importo del risarcimento per proseguire con i percorsi formativi già avviati nelle scuole di tutta la provincia di Livorno, anche grazie alla fondamentale collaborazione e sinergia con il Centro Antidiscriminazione per persone Lgbtqia+ Approdo di Livorno. Si ringrazia l’ex presidente dell’associazione Luca Mazzinghi per aver portato avanti questa azione legale, così come l’avvocata Gioia Elisabetta Comisso per l’impegno e la passione con cui ha seguito questo processo“.
Gasperini non è il primo leghista ad essere condannato per diffamazione nei confronti di un’associazione LGBTQIA+. Prima di lui Simone Pillon, condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Firenze per aver diffamato l’associazione Omphalos LGBTI. Lo stesso Pillon ha difeso Silvana De Mari, a sua volta condannata in Cassazione per diffamazione aggravata per la frase “il movimento LGBT vuole diffondere la pedofilia“.
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