Ha visto due uomini a bordo di un’automobile, li ha scambiati per una coppia gay e li insultati e aggrediti, sfondando con un pugno uno dei finestrini.
In seguito la situazione si è chiarita ma l’uomo, un 41enne italiano “in evidente stato di ebbrezza”, è stato comunque arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, per danneggiamento aggravato e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, a cui è sottoposto per alcuni precedenti per reati contro il patrimonio.
Il delirante episodio è avvenuto poco prima delle 16.30 di martedì 28 agosto, quando la Centrale operativa del 112 “è stata informata che un uomo aveva sferrato un pugno contro il finestrino di un’auto parcheggiata in via Zinella”. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto “si sono trovati di fronte tre persone che stavano parlando accanto a un Fiat Doblò con il finestrino lato guida in frantumi e alcune macchie di sangue”, e hanno appreso che poco prima il 41enne, avendo scambiato i due uomini a bordo del veicolo per una coppia gay appartata, li aveva insultati con frasi omofobe, rompendo con un pugno il finestrino.
In realtà si trattava di due muratori albanesi di 46 e 60 anni, residenti in provincia di Bologna, che stavano tornando a casa dal lavoro e che “sono scesi per tranquillizzare l’uomo”, spiegandogli chi erano e che “si erano fermati per prendere una bottiglia d’acqua e allacciarsi le cinture di sicurezza”. A quel punto l’aggressore si è scusato e i muratori hanno accettato le scuse, dicendo che non lo avrebbero denunciato a patto che ripagasse il danno all’auto – di proprietà della ditta per cui lavorano – ma il 41enne è comunque poi finito in manette per aver violato la sorveglianza speciale.
Ieri mattina, in sede di giudizio direttissimo, “l’arresto è stato convalidato e la sentenza è stata posticipata per la richiesta dei termini a difesa”.
Fonte: Corriere.it
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Ma sto cazzi del sanneghiamento e della violazione di sorveglianza.....Io sono omosessuale e vado dove voglio senza che nessuno mi aggredisce per questo!
Pare di capire che l’equivoco, tra i protagonisti, sia stato chiarito e che l’unico motivo determinante l’arresto del soggetto sia stato l’aver violato la misura personale in capo allo stesso, non invece l’aggressione, motivata da un’errata rappresentazione, da parte di quest’ultimo, della situazione : egli riteneva di avere di fronte a sè due omosessuali in flagranti atti osceni e ha agito come l’istinto gli ha imposto, mentre, come si è visto, erano due persone normali impegnate nel loro lavoro, che non facevano niente di male.
siamo alla follia totale ormai