Charlize Theron ha un desiderio: aiutare a debellare l’HIV dalla sua terra, l’Africa.
L’attrice premio Oscar, cresciuta in Sudafrica a fine anni ’80, ha infatti fondato nel 2007 il Charlize Theron Outreach Project Africa, che supporta le comunità locali e i programmi per la prevenzione dall’HIV adottati di area in area. “Dobbiamo poter agire subito e trovare finalmente la forza di dire che ne abbiamo abbastanza, quando è troppo è troppo. Poniamo fine a questa storia” ha dichiarato all’AFP durante la sua recentissima visita in Africa.
I numeri, del resto, sono impietosi. Il 19,2 % della popolazione sudafricana è positiva al virus (circa 6,8 milioni di malati accertati) e le persone più a rischio sono i giovanissimi: due milioni di bambini, inoltre, sono orfani a causa del virus che uccide le loro giovani madri (dati delle Nazioni Unite). In 16 anni di lotta, il Paese è riuscito comunque a mettere in piedi il più grande programma al mondo di farmaci antiretrovirali, che garantisce a 3,5 milioni (poco più della metà dei malati) cure gratuite.
La sua volontà è ferrea: “La mia opinione personale è che non fermeremo mai l’AIDS se ci limitiamo a curarlo una volta che si presenta. Non puoi aspettare che la gente si infetti. Dobbiamo investire nei ragazzi giovani ed educarli”. L’obiettivo, condiviso con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è quello di debellare la malattia entro il 2030.
Lo scorso anno aveva dichiarato: “La diffusione del virus in Africa è imputabile al sessismo, alla povertà e all’omofobia”. E non ha cambiato idea: “Assolutamente no! Dobbiamo capire perché la gente si infetta. Dobbiamo prendere queste persone e spiegar loro che si può evitare di contrarre l’AIDS e che non è obbligatorio diventare positivi all’HIV. È l’unico modo”.
In lacrime, Charlize confessa: “Ci penso tutti i giorni”.
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