La Giornata Mondiale contro l’hiv/aids si celebra il 1° dicembre di ogni anno ed è stata istituita per aumentare la consapevolezza sull’hiv (virus dell’immunodeficienza umana) e sull’aids (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) a livello globale.
La data è stata istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla diffusione del virus, sulla necessità dell’attenzione a sé stess* e alle altre persone, sulle cure farmacologiche ad oggi esistenti (ed efficaci), sugli strumenti di prevenzione.
Il 1° dicembre è anche una giornata di sensibilizzazione per la lotta all’hiv, per abbattere lo stigma e la discriminazione nei confronti delle persone che vivono con hiv.
Perché è stato scelto il 1° Dicembre come data per la giornata contro l’hiv e l’aids?
La scelta della data del 1° dicembre è stata fatta perché coincide con l’anniversario della prima conferenza mondiale sull’aids, che si è tenuta nel 1988 a Londra. Questa conferenza rappresentò un momento importante nella lotta contro il virus dell’hiv e contro la malattia che ne deriva (l’aids), contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere la cooperazione internazionale per combattere l’epidemia e lo stigma verso le persone positive al virus.
I punti chiave della conferenza mondiale sull’hiv/aids tenuta a Londra nel 1988
La conferenza su hiv/aids tenuta a Londra nel 1988 fu una delle prime conferenze internazionali di grande rilevanza dedicata al virus e alla malattia, e svolse un ruolo significativo nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e nell’accelerare gli sforzi per affrontare la battaglia su scala globale.
Ecco alcuni punti chiave:
- Data e sede: La conferenza si svolse dal 23 al 25 giugno 1988 a Londra, Regno Unito
- Significato storico: Fu la prima di una serie di conferenze internazionali su hiv/adis e fu cruciale nell’attirare l’attenzione internazionale sulla crescente epidemia. All’epoca, hiv e aids erano ancora altamente stigmatizzati e poco compresi, ma quella conferenza contribuì a cambiare la percezione pubblica e a spingere i governi e le organizzazioni internazionali a prendere misure più decise.
- Partecipanti: La conferenza attirò una vasta gamma di partecipanti, tra cui scienziati, ricercatori, professionisti della sanità, attivisti, rappresentanti governativi e persone con hiv/aids. La diversità dei partecipanti permise di affrontare il fenomeno da molteplici prospettive.
- Temi chiave: Durante la conferenza, furono discussi vari aspetti dell’hiv, tra cui la trasmissione del virus, le strategie di prevenzione, la ricerca sulla cura e il trattamento, la stigmatizzazione e la discriminazione nei confronti delle persone con hiv/aids e la necessità di una risposta coordinata a livello internazionale.
- Risultati: La conferenza portò a una maggiore consapevolezza del virus e della malattia, stimolò la cooperazione internazionale e sottolineò l’importanza della prevenzione. Fu anche un momento importante per promuovere la solidarietà verso le persone colpite dalla malattia e per sfatare i miti e le paure che circondavano le persone colpite dal virus.
- Impatto a lungo termine: La conferenza di Londra del 1988 fu solo l’inizio di un impegno globale più ampio per combattere l’hiv. Successivamente, furono molte altre le conferenze mondiali dedicate ad hiv/aids, che pian piano contribuirono a plasmare la risposta globale all’epidemia e a guidare gli sforzi per la ricerca di nuovi trattamenti, cure e forme di prevenzione.
Il 1° dicembre offre dunque un’opportunità per fare il punto sulla situazione dell’hiv e dell’aids nel mondo, valutare i progressi compiuti nella prevenzione e nel trattamento, e identificare le sfide che rimangono da affrontare.
Questa giornata è un’occasione importante per educare le persone, promuovere la prevenzione, incoraggiare il test dell’hiv e fornire supporto alle persone che vivono con hiv.
Il 1° dicembre è anche solitamente la data che fornisce a governi, organizzazioni non governative e individui un momento di attenzione per fare il punto sui dati dell’epidemia (qui i dati del 2022 rilasciati dall’ISS), sulle traguardi terapeutici raggiunti, su quelli di prevenzione e sulle disparità tra diverse aree del mondo.
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