Si conoscono da 12 anni, si amano e hanno deciso di sposarsi a New York.
È la storia di Federica Caraffini, dipendente di Coop Adriatica, e della sua compagna Veronica Neri che, per prime, ha beneficiato dei diritti messi appunto dall’azienda per i casi come il loro: una coppia dello stesso sesso
Accorgimenti che hanno lo scopo di colmare il vuoto giuridico italiano e garantire uguaglianza tra i propri lavoratori: potranno ottenere un congedo matrimoniale, ma anche usufruire di giorni liberi per stare al fianco del partner che sta male.
“È stato tutto molto facile, non me l’aspettavo – racconta Federica- Appena ho saputo le novità, ho contattato la responsabile aziendale per chiederle delle informazioni. Lei è stata disponibile e abbiamo organizzato tutto”.
Così – racconta Repubblica Bologna – il 24 giugno, sull’isola di Manhattan, Federica e Veronica hanno detto sì accompagnati da un’amica che vive negli States e che ha fatto da testimone: “Siamo partite da sole. Ma poi al ritorno a Bologna i nostri amici hanno organizzato una grande festa sui colli”.
Alla felicità è poi seguita la delusione per non aver potuto coronare il suo sogno nel proprio Paese: “Mi chiedo perché in Italia tutto questo non sia ancora possibile, perché bisogna obbligare dei cittadini onesti a fare centinaia di chilometri”.
“Sono scandalizzata, schifata – continua a raccontare all’edizione bolognese della testata – Io non voglio essere trattata da persona “normale”. Odio questo termine. Normale rispetto a chi? Voglio essere trattata da persona e basta. I gay e le lesbiche sono individui come tutti gli altri”.
Coop Adriatica si unisce quindi all’Università di Bologna, Intesa Sanpaolo, Ikea e tante altre aziende che hanno preferito non aspettare Montecitorio per dare una svolta al paese.
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