“Hai presente quel momento in cui la tua impresa ti sembra una famiglia?”. Inizia così il nuovo spot American Express, con protagoniste due donne, due mamme innamorate, due imprenditrici, che lavorano distanti l’una dall’altra ma con la testa sempre orientata verso casa, a quel nido familiare in cui tornare a fine giornata.
Una delle due è una chef mentre l’altra viaggia in lungo e in largo aspettando il ritorno, perché sai “che nessun viaggio è troppo lungo per vedere chi ami”. Nell’attesa acquista una bici per suo figlio, prende un aereo, un’auto, si collega in videochiamata per salutare chi è a casa, fino all’abbraccio d’amore tanto agognato e alla torta stracolma di candeline per il copmpleanno del suo bambino.
Uno spot bellissimo nella sua semplicità, in un’Italia in cui le famiglie arcobaleno sono continuamente sotto attacco, da parte del Governo e da non poche procure. A poche settimane dall’insensata sfuriata di Danilo Oscar Lancini, l’europarlamentare leghista che ha criticato uno spot con due papà, e dai ripetuti attacchi allo spot Pupa con due donne che si amano, American Express vede e rilancia con una nuova famiglia omogenitoriale composta da due donne e un figlio. Qualcosa di assolutamente normale, se solo non vivessimo nell’Italia meloniana.
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