Presidente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo, Stefano Chinotti ha trovato la sua auto incisa con insulti e scritte intimidatorie di chiaro stampo omofobo. A denunciare quanto accaduto Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+, che vede Stefano tra i soci storici.
“Oggi ritirando l’auto al lavaggio ho dovuto prendere atto che tutto il nostro impegno per la parità è necessario“, ha scritto Chinotti sui social. “Ed ha anche un costo. E non mi riferisco a quello della sostituzione del paraurti (ps: il lavaggio non c’entra nulla. È stata l’occasione che mi ha permesso di vedere la scritta)“.
Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+ ha ricordato quanto spiegato dalla prof.ssa Claudia Bianchi, in occasione di uno dei tanti convegni dell’associazione, ovvero che insultare e intimidire con il termine “7rocio” esprime disprezzo non solo verso un individuo, ma allo stesso tempo verso tutte le persone omosessuali che si giudicano disprezzabili proprio in quanto omosessuali. Tali insulti contribuiscono a generare e rinforzare disprezzo, derisione e ostilità verso un individuo e tutto il gruppo sociale che rappresenta. Stefano, chiaramente, non ha alcuna intenzione di lasciarsi intimidire e continuerà a percorrere con coraggio e determinazione la sua fondamentale attività di professionista e attivista a servizio della comunità LGBTI+.
“È anche per episodi come questo che chiediamo da tempo l’immediata ri-calendarizzazione in Senato del DDL ZAN“, conclude Rete Lenford. DDL Zan che dovrebbe finalmente tornare al Senato a fine ottobre.
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