Le brutte sorprese agli appuntamenti sono sempre una possibilità su Grindr, ma stavolta l’inganno era una vera caccia all’uomo.
Non è la prima volta che chi utilizza Grindr rimane vittima di un comportamento criminale, come nel caso del parrucchiere scozzese sieropositivo che bucava volontariamente i preservativi per infettare i suoi partner occasionali.
Due ventenni in Australia sono stati condannati per aver utilizzato Grindr per compiere dei raid su sospetti pedofili. Cody Parkinson e James Katchan, 19 e 20 anni, si fingevano un quattordicenne sulla celebre app di incontri e promettevano sesso agli uomini che li contattavano.
I due giovani avrebbero condotto cinque diverse aggressioni a danno di altrettanti utenti di Grindr, che venivano incontrati in parchi e altri luoghi pubblici e poi picchiati. Una delle vittima è stata abbandonata in fin di vita.
Per il giudice australiano Vicki Stuart “Non c’è alcuna giustificazione per gli assalti”, nonostante i difensori dei due abbiano affermato come i giovani fossero infuriati dalla disponibilità di questi uomini ad avere rapporti sessuali con un minore.
I due giovani, Cody e James, hanno confessato rispettivamente di aver preso parte a cinque e una sola delle aggressioni e sono stati condannati a sei e due anni di reclusione.
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