Milk di Gus Van Sant
Per iniziare bene l’anno, si parte con l’attesissimo biopic gay di Gus Van Sant scritto da Dustin Lance Black su un simbolo della militanza queer americana, il consigliere comunale Harvey Milk assassinato nel 1978 insieme al sindaco George Moscone dal rivale Dan White. Il National Board of Review lo considera "uno dei dieci migliori film dell’anno" e la critica americana è pressoché unanime nel considerare straordinaria l’interpretazione mimetica di Sean Penn (già candidato al Golden Globe e probabilmente all’Oscar) ma tutto il cast dovrebbe fare faville, in particolare James Franco, Emile Hirsch e Josh Brolin. Già cult la battuta dell’attivista lesbica Anne Kronenberg (Alison Pill): "Signori, le mie amiche dicono che non vi piacciono le donne. Mi chiedo solo… c’è posto per noi in questa storia o… avete il sacro terrore delle ragazze?".
Uscita prevista: 23 gennaio
I love you Phillip Morris di Glenn Ficarra e John Requa
Altro calibro pesante grazie alle superstar protagoniste, gli eterissimi Jim Carrey e Ewan McGregor.
Tratto dall’omonimo romanzo di Steve McVicker, racconta la storia vera di un truffatore detenuto, Steven Russell, sposato e padre di famiglia, tuttora in carcere (con una condanna a 144 anni!) che si innamora del compagno di cella Phillip Morris e tenta ben quattro volte di fuggire dal penitenziario per poterlo raggiungere. Il delicato Rodrigo Santoro, l’ultradrag Serse in ‘300’, interpreta l’amante di Jim Carrey.
Dal trailer sembra una commedia piuttosto farsesca (i registi hanno sceneggiato ‘Babbo Bastardo’), e il suo punto di forza sembra proprio il magnetismo dei due carismatici protagonisti.
Uscita prevista: autunno
Diverso da chi? di Umberto Carteni
Commedia sentimental-politica ambientata nel Nord Est su un movimentato triangolo tra un militante di Arcigay candidato a sindaco, Piero (Luca Argentero, nuovamente omo dopo ‘Saturno Contro’), il suo compagno geloso Remo (Filippo Nigro) e una cattolica frustrata, Adele (Claudia Gerini). Sulla carta nulla di imperdibile né di originale – il gay che si scopre etero rischia di diventare un trend anche per colpa della contestatissima canzone di Povia a Sanremo, guarda caso intitolata ‘Luca era gay’ – ma vista la pochezza della nostra produzione gay, ben venga questa opera prima sceneggiata dal rodato Fabio Bonifacci (‘Lezioni di cioccolato’, ‘Si può fare’).
Uscita prevista: 13 marzo
Bruno di Sacha Baron Cohen
Il sottotitolo di questo irridente mockumentary, seguito del trionfale ‘Borat’, recita: "viaggio delizioso attraverso l’America con lo scopo di rendere sgradevole la visibilità etero dei maschi alla presenza di un gay straniero in T-Shirt a rete". Il personaggio di Bruno, un telereporter di moda austriaco ultraeffemminato, è una creatura di Sacha Baron Cohen già presentata nello show Da Ali G trasmesso dal canale Paramount Comedy ma qui avrà il respiro che merita anche grazie all’ingente investimento della Universal (ben 42 milioni di dollari). Bisserà il successo del collega kazako?
Uscita prevista: maggio
Viola di mare di Donatella Maiorca
Unico titolo saffico annunciato, racconta le vicende di Pina (Valeria Solarino), una lesbica nella Sicilia ottocentesca che decide di vivere come un uomo e sposarsi con la donna che ama.
È tratto dal libro ‘Minchia di re’ (un pesce leggendario che quando si accoppia cambia sesso) del giornalista trapanese Giacomo Pilati. A proposito della sua interpretazione, la Solarino ha dichiarato: "Mi sono concentrata sul fatto che si tratta di una storia d’amore, e penso ad un amore assoluto tra due persone. Il fatto che si tratta di due donne è per me una storia d’amore al quadrato, perché le donne sanno amare in modo estremo […] Tra l’altro io sono l’opposto di Angela: lei è passionale, impulsiva, combattiva; io sono razionale e molto poco istintiva".
Uscita prevista: maggio