Sir Ian McKellen, 79enne leggenda del teatro e del cinema britannico, riuscito a farsi conoscere anche dai più giovani grazie agli iconici ruoli di Magneto nella saga cinematografica degli X-Men e di Gandalf nelle trilogie cinematografiche de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, ha un unico rimpianto.
Direttamente dal podcast di David Tennant, Ian McKellen, omosessuale pubblicamente dichiarato dal 1988, ha parlato dei tanti cambiamenti avvenuti negli ultimi 30 anni, nei confronti della comunità LGBT.
Il rimpianto di Ian McKellen
Vado un po’ nelle scuole per parlare di omosessualità e per spiegare cosa significasse essere gay prima che loro nascessero, e rimangono tutti a bocca aperta. Non riescono a credere a quello che sentono, che si potesse finire in prigione se qualcuno scopriva la tua omosessualità. Questo fa parte del passato, ma molte persone hanno ancora brutti ricordi a riguardo … anche in questo Paese, dove molti giovani senzatetto sono gay e sono stati cacciati dalle loro famiglie, è orribile.
McKellen ha sottolineato come le leggi che vietano il sesso gay:
si applicano ancora oggi in molti Paesi e rendono la vita delle persone un’inutile sofferenza.
Il divo ha poi fatto mea culpa, per non aver mai fatto coming out in famiglia.
Il più grande rimpianto della mia vita è non averlo detto ai miei genitori. Mia madre morì quando avevo 12 anni, e mio padre quando ne avevo 24 anni, quindi non ne parlai con nessuno dei due.
Ma all’epoca, appena dodicenne, Ian McKellen già sapeva di essere gay.
Sì. Ricordo un ragazzo di cui mi ero innamorato a scuola. La mia ultima fase eterosessuale l’ho avuta a undici anni
ha scherzato Ian McKellen, che si è poi soffermato su tutte quelle stelle del cinema che hanno paura ad uscire allo scoperto.
Mi dispiace per loro. So che sarebbero più felici se uscissero. Fate coming out e la vostra carriera proseguirà come nulla fosse. Adesso è perfettamente possibile essere apertamente gay e non rimanere bloccati nel ruolo di un personaggio gay.