Ha denunciato pubblicamente di aver ricevuto mobbing sul lavoro Christian Floris, il ragazzo aggredito lo scorso maggio a Roma per le trasmissioni che conduceva su Radio Deegay, e licenziatosi dopo un presunto boicottaggio dei gestori ai danni delle sue trasmissioni. «Ho deciso di lasciare DeeGay.it – ha spiegato Floris – perché mi hanno fatto capire che non ci sono attualmente i presupposti per riprendere le trasmissioni invernali». «Da quando sono stato aggredito – ha aggiunto il conduttore – sono stato discriminato anche dal mondo gay, soprattutto da quando ho fatto dichiarazioni a favore del ministro Carfagna e per il fatto che non ho mai nascosto di essere un elettore di centro-destra».
Si dicono stupefatti della decisione di Floris e delle sue motivazioni, i proprietari della radio gay. Dopo l’aggressione subita da Floris «la nostra emittente, in tutti questi mesi, è stata molto vicina a Christian tanto da affidare anche a lui la conduzione della trasmissione in diretta dal Gay Village 2008 fino al 20 di settembre. Da quella data – spiegano da Radio Deegay – siamo in attesa che Floris riprenda la sua trasmissione quotidiana "Vanity Floris" che lui stesso aveva interrotto nel mese di aprile per una sua mancanza di tempo, causandoci anche dei problemi di organizzazione di palinsesto. Non è certo volontà di Radio DeeGay di non dare voce a Christian sui nostri canali ma non possiamo neanche chiedere ad un imitatore di fare il programma con la sua voce per lui.» «Ogni riferimento da parte sua a questioni politiche e riguardanti i responsabili di DeeGay.it sono solo ed esclusivamente un frutto della sua fantasia» hanno concluso dalla radio.
Il 23 maggio scorso, dopo una trasmissione andata in onda proprio su Deegay.it, Christian Floris, tornando a casa, è stato aggredito da alcuni ragazzi che lo hanno minacciato intimandogli di smettere di fare trasmissioni per il mondo gay. Nel fine settimana la decisione del conduttore di interrompere i rapporti con Radio Deegay. Il ragazzo era stato poi ricevuto dal ministro per le Pari Opportunità che gli avevo espresso la sua solidarietà. In un’intervista a Gay.it il giovane aveva difeso il ministro dagli attacchi sul suo passato da soubrette.
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