Nell’America di Donald Trump l’omofobia non conosce limiti, che tu sia celebre o una persona qualunque. Ne sa qualcosa Jussie Smollett, 36enne attore americano dichiaratamente gay diventato famoso grazie al personaggio di Jamal Lyon nella serie televisiva Empire. Secondo quanto riportato da TMZ, Jussie è stato avvicinato da due uomini in piena notte, all’uscita da un locale della catena Subway dove aveva appena acquistato un panino, al grido “questa è la nazione di Make America Great Again”.
I due delinquenti, comparsi dal nulla e mascherati, gli hanno gettato addosso una sostanza che parrebbe candeggina e lo hanno preso a pugni, dopo avergli infilato la testa all’interno di un cappio. Smollett è stato ricoverato in ospedale, al Northwestern Memorial, con una costola rotta.
La scorsa settimana, come comunicato da Fox Studios, l’attore aveva ricevuto una lettera minatoria, in cui c’era scritto “morirai frocio negro”. L’FBI è attualmente al lavoro sulla lettera, per riperire indizi. Dal dipartimento di polizia di Chicago è arrivata la conferma dell’aggressione, segnata da insulti razzisti e omofobi ai danni del divo.
“Data la gravità delle accuse stiamo prendendo molto sul serio questa indagine, trattandola come un possibile crimine di odio. I detective sono attualmente al lavoro per ottenere dei video, identificare dei potenziali testimoni e delineare la tempistica. La vittima sta collaborando con gli agenti e chiediamo a chiunque abbia delle informazioni su quanto accaduto di contattare i detective o condividere in modo anonimo la propria testimonianza online“.
Dalla Fox hanno annunciato che le ultime puntate della corrente stagione di Empire verranno registrate con la sicurezza armata sul set. “Siamo profondamente rattristati e indignati nell’apprendere che un membro della nostra famiglia, Jussie Smollett, sia stato brutalmente attaccato ieri sera. Mandiamo tutto il nostro affetto a Jussie, che è resiliente e forte, e lavoreremo con le forze dell’ordine per assicurare alla giustizia questi responsabili: l’intero studios, la rete e la produzione sono uniti di fronte a qualsiasi spregevole atto di violenza e di odio – in particolare se contro uno dei nostri“.