Luigi Di Maio gay? Nelle scorse ore è tornato prepotentemente al centro delle cronache un tema che, più che politico, riguarda la vita privata di un singolo. Un singolo che tuttavia ricopre attualmente la carica di Ministro degli Esteri (già nel Governo Conte 2 e ora nel corrente Governo Draghi), che ha già ricoperto la carica di Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico (Governo Conte 1), quella di vice Presidente del Consiglio (Governo Conte 1) e quella di vice Presidente della Camera nella scorsa, XVII legislatura. A dirla tutta, l’orientamento sessuale di Luigi Di Maio rappresenta da anni un terreno di dibattito assai acceso, tra dicerie e affermazioni perentorie, quasi morbose, considerata la natura intima dell’argomento. Ma la storia – che alla luce dei fatti rimane di fantasia – di Luigi Di Maio gay, dove e quando nasce?
“Ho scoperto che Luigi Di Maio è gay ed è fidanzato con Vincenzo Spadafora, suo responsabile per le sue relazioni istituzionali. Sono felice finalmente di avere un premier gay, così sereno, affettuoso e sorridente”. Era il marzo del 2018 quando Vittorio Sgarbi pronunciò queste frasi nella trasmissione Quelli che dopo il tg, programma satirico in onda su Rai 2 e condotto da Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran. A pochi giorni dalla sconfitta del critico d’arte da parte del ministro campano nel collegio di Acerra alle elezioni, l’outing in diretta tv, a detta del critico realizzato con intento elogiativo:
Io credo che essere omosessuale sia un elemento in più. Non mi pare che ci sia da vergognarsi di nulla. Abbiamo leggi che tutelano le coppie gay.
Ben prima dell’exploit di Vittorio Sgarbi, tuttavia, fu proprio Beppe Grillo a parlare pubblicamente dell’orientamento sessuale del suo pupillo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, nel corso di un comizio svoltosi a Nettuno nel 2016, tra il serio e il faceto dichiarò Luigi Di Maio come omosessuale, sminuendo il fatto che il sistema politico (la casta, ricordate?) non fosse riuscito a capirlo da sé:
La reazione contro di noi di questo sistema la sentiamo sulla pelle, ma è poco, mi aspettavo un avviso di garanzia a me, che scovassero della coca, che finalmente scoprissero che quell’altro è omosessuale. Ma non ci sarebbe niente di male, per l’amore di Dio…
E se il controverso faccendiere ed ex giornalista Luigi Bisignani avrebbe insinuato l’esistenza di una certa e pericolosa lobby gay all’interno del Movimento, strettamente connessa anche all’esperienza da capo della comunicazione di Rocco Casalino, ancor meno criptica risultò Imma Battaglia. L’ex consigliera comunale a Roma, intervistata da Fanpage ad aprile 2019, parlò così della struttura del Governo Conte I, insidiatosi circa un anno prima, con Di Maio vicepresidente del Consiglio dei ministri. Il pretesto? Le nozze con l’attrice Eva Grimaldi:
In questo Paese non si può vivere con i politici che fanno propaganda sulla vita delle persone. Sono sempre stata un’attivista, politica in qualche modo, e credo che pubblico e privato non possano essere divergenti. Ed è anche un messaggio per questi politici così ipocriti, perché penso che sia il governo più gay che ci sia mai stato, peccato che non lo dice nessuno.
Si arriva così al presente, con un campo di pettegolezzi già ben seminato. Ad annaffiarlo, tuttavia, ci ha pensato stavolta lo stesso Luigi Di Maio, che nella sua prima biografia ha affrontato il tema delle illazioni sulle sue preferenze sessuali. A sua detta, infatti, il termine “gay” con cui è stato etichettato a lungo – e non solo dagli avversari politici – avrebbe avuto natura discriminatoria. “Crede sia un discredito essere gay? Excusatio non petita?”, si è domandata Lilli Gruber, nell’intervista al ministro nella trasmissione Otto e Mezzo, senza comprendere a pieno il ragionamento più complesso dell’ospite. “Ma perché non è stato usato con discredito quel termine?“, ha sottolineato Di Maio, che senza ingenuità ha ribadito che le speculazioni sul proprio orientamento sessuale sono nate con quell’anacronistico fine oltraggioso, avvertito da chi ancora ritiene l’omosessualità una fonte di imbarazzo e di vergogna. Non da Di Maio stesso, attualmente fidanzato con la giornalista Virginia Saba.
© Riproduzione Riservata