Gli amori omosessuali sono da sempre un argomento ostico per l’editoria a fumetti italiana e se di tanto in tanto qualche piccola casa editrice apre degli spiragli si tratta soprattutto dell’edizione italiana di fumetti stranieri. Per il resto gli editori più popolari e diffusi si guardano bene dal mettere storie e personaggi omosessuali in primo piano, e quando questo avviene gli stereotipi, con tanto di caratterizzazioni omofobe ed eterossessiste, abbondano.
Soprattutto per le lesbiche, che nei fumetti italiani degli ultimi anni non sono mai state valorizzate granchè (anche perchè le loro storie sono state scritte praticamente sempre da uomini etero). Dalla detective Kerry Kross, spaccona e inverosimile, alla serial killer Myrna (comparsa nella serie Julia), passando per gli amori inespressi di Legs Weaver e per quelli frustrati di Kate (la pur grintosa spasimante della bisessuale Sprayliz, protagonista dell’omonima serie). Non parliamo poi del filone erotico, in cui lo stereotipo lesbico è ripreso dai modelli della pornografia etero.
A questo punto è facile capire perchè ogni volta che in Italia arriva un fumetto di Ebine Yamaji è come prendere una boccata d’aria fresca. Anche Indigo blue – la sua ultima opera arrivata da noi – non fa eccezione, e pur presentando una storia più lineare e meno spiazzante delle precedenti riesce a indagare mirabilmente nella psicologia e nei sentimenti delle sue protagoniste.
Rutsu è una promettente scrittrice ventottenne con una vita apparentemente appagante e un ragazzo – Riuji – che la ama. Il punto è che la ragazza ha da sempre represso la sua vera natura, anche se di tanto in tanto la fa riemergere attraverso l’ambiguità dei suoi romanzi. In maniera del tutto casuale Rutsu fa la conoscenza di Tamaki, redattrice di una rivista d’arte e lesbica convinta, e fra le due scatta un colpo di fulmine. Rutsu però non sa come vivere questa cosa, è confusa e decide di non lasciare il suo ragazzo per essendosi innamorata si Tamaki, perlomeno fino a quando non avrà concluso il romanzo a cui sta lavorando (che peraltro rispecchia quello che le succede). Ovviamente Rutsu mente sia a Tamaki che Riuji, portando avanti una situazione che le pesa, ma dalla quale non sa come districarsi. Alla fine Riuji chiede a Rutsu di sposarlo, mentre Tamaki scopre la verità minacciando di andarsene per sempre. A questo punto Rutsu deve assumersi le sue responsabilità e prendere una decisione, anche a costo di rimettere in gioco la sua vita.
Un racconto intenso e delicato, universale nei suoi valori e nella sua essenzialità, come da sempre nello stile di Ebine Yamaji: ragazze verosimili e a tutto tondo che si confrontano con la loro identità omosessuale e che – non senza difficoltà – si rendono conto di quanto sia importante.
Ultimamente in Giappone sta crescendo l’interesse intorno ai manga a tema lesbico (o YURI), e oggi ci sono anche diversi mensili dedicati unicamente a questo genere. D’altra parte nel fumetto giapponese le donne in generale hanno le stesse possibilità espressive dei loro colleghi maschi. Ovviamente in Italia siamo lontani anni luce da questo panorama, e le poche artiste che da noi hanno tentato questa strada in anni recenti hanno potuto solo autoprodursi, vedendosela peraltro con problemi non indifferenti, primo fra tutti l’eterosessismo che impera nel fumetto italiano e in tutto ciò che ci ruota attorno (e che compromette da sempre anche la diffusione dei fumetti a tema gay). Speriamo che l’arrivo di fumetti belli e intelligenti come Indigo blue contribuisca a smuovere un po’ le acque.
Abbiamo parlato di:
Titolo: INDIGO BLUE
Autrice: Ebine Yamaji
Editore: Kappa Edizioni
Costo: € 11,00
Reperibile in fumetteria e in libreria.
di Valeriano Elfodiluce
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