MILANO – Uomini seminudi anche d’inverno. Il maschio deve mostrarsi. Rigido e squadrato o colorato e irriverente, l’uomo dell’inverno 2005/2006 non rinuncia alla sensualità. Lo dicono Dolce & Gabbana, che portano in passerella a Milano modelli tatuatissimi da ammirare, ma anche Donatella Versace che propone un uomo motociclista un po’ più conservatore.
Milano in questi giorni è la capitale mondiale della moda: le celebrazioni per gli abiti maschili che qui si svolgono sono considerate uno degli eventi di punta della moda uomo, superiore anche a eventi simili che si svolgono a Londra o Parigi.
Dolce e Gabbana hanno aperto le sfilate domenica nel loro stiule tipicamente spumeggiante. A colpire, era soprattutto il loro squadrone di modelli stalloni e ipertatuati che si sono mostrati impettiti negli abiti della nuova collezione di jeans sexy a vita bassissima. Gioielli e borchie scintillanti a decorare i jeans di alcuni di questi maschi da urlo.
Donatella Versace ha mostrato invece una collezione soprendentemente conservatrice, piena di abiti da sartoria, con colorazioni che variano dal grigio al nero. I modelli si sono mostrati in castigati maglioni a collo alto, ma anche con giacche da motociclisti in pelle con guanti da guida e baveri in seta.
E’ una piccola rivoluzione di gusto e intenti, invece, quella che si è vista oggi sulla passerella di Dsquared2, il marchio trendy di Staff International disegnato dai gemelli canadesi Dean e Dan Caten. I due, molto colpiti dalla perdita del padre, avvenuta quest’anno, che li ha riavvicinati alla famiglia e alle radici, hanno voluto dare un’atmosfera spirituale alla loro sfilata, con tanto di finta chiesa e bianche colombe in volo.
A una simile ambientazione, assai differente dai ‘gay party’ di poche collezioni fa, corrisponde una virata anche nella loro moda, con capi ben disegnati, meno sexy del consueto, più portabili e adatti non solo a giovanissimi alla moda.
Certo, anche quando sono quasi da manager, i pantaloni rimangono a vita bassissima, a filo pube, ma più che una provocazione, questa volta pare si tratti di una scelta di proporzioni, di una chiave giovane e contemporanea in cui proporre anche l’abbigliamento da uomo più classico. Così, tra un bel maglione su cui campeggia una chiesa di campagna (sul retro la scritta: ‘Jesus loves ever me’, cioè ‘Gesù ama persino me’) e un giubbino denim con frange in pelle, non mancano neppure i classici completi grigi, con blazer minuto che si ferma in vita e pantaloni con vita e cavallo basso.
In quest’ottica ci stanno anche camicia e cravatta (con croce stampata, da questa mattina già al collo di alcuni addetti ai lavori, ndr), ma portate sotto il giubbino di pelle e con i pantaloni da motociclista. Non mancano nemmeno il trench, fantasia scozzese e dettagli di pelle, e il doppiopetto, cammello e dalle proporzioni minute. C’è persino lo smoking, spezzato con camicie a quadri o ringiovanito da dettagli in pelle e da spille a forma di croce, nuovo leit motiv di stagione.
Tra le note di gossip, oltre alla presenza di tutti i suprestiti dei vari reality televisivi, c’è da segnalare il ritorno alle passerelle di Sergio Muniz, giudicato da molti l’uomo più sexy dell’anno: l’eroe dell’Isola dei Famosi ha sfilato per Rocco Barocco, sfoggiando le sue magliette stampate con grande disinvoltura. E non poco sex-appeal.
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