Un recente studio mostra che sono all’incirca un miliardo le persone nel mondo che attualmente vivono in un luogo dove sono legalmente riconosciuti i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Condotta dall’attivista LGBT di Melbourne Tony Pitman, la ricerca rivela che “il momento di svolta c’è stato quando la Colombia, qualche mese fa ha legalizzato il matrimonio omosessuale”. Lo stesso hanno fatto alcuni stati del Messico. “Siamo arrivati così velocemente e per la prima volta nella storia a un miliardo di potenziali beneficiari del matrimonio egualitario” ha chiarito Pitman.
Sintetizzando, l’Europa è il continente con il maggior numero di nazioni in cui ci possiamo sposare. Il Sud Africa è l’unico paese africano in cui è possibile per gli omosessuali sposarsi.
“Se si pensa che il primo matrimonio omosessuale è avvenuto in Olanda nel 2001, questo significa che siamo passati da zero a un miliardo in soli 15 anni. È un progresso sociale straordinario. Siamo testimoni di un passaggio storico su scale globale”, ha detto sempre Pitman.
Dopo l’Olanda, fu la volta de Belgio, nel 2013. Quindi toccò alla Norvegia (2009), alla Svezia (2009), all’Islanda (2010), poi alla Danimarca (2013), infine a Francia (2013) e Lussemburgo (2015). Al di là dell’Atlantico, invece, l’Argentina è stato il primo stato del Sud America. Tre anni dopo, è stata la volta del Brasile e dell’Uruguay.
Le persone che hanno la possibilità di usufruire del matrimonio egualitario corrispondo ora al 13.8% della popolazione mondiale, ovvero circa un miliardo di persone.
Tra l’altro questi numeri potrebbero anche aumentare prima della fine del 2016, se paesi come l’Australia legalizzeranno il matrimonio paritario. “È terribilmente deludente che gli australiani non avranno la possibilità di poter dire che siamo stati nel primo miliardo di persone in tutto il mondo che ha raggiunto l’uguaglianza del matrimonio” ha commentato Pitman, “Questo è un triste fatto storico da imputare ai nostri politici indecisi, senza spina dorsale.”