Ad un anno esatto dalle nozze con l’amato Luke, Matthew Mitcham, primo tuffatore australiano gay dichiarato a partecipare alle Olimpiadi, vincendo la medaglia d’oro nella piattaforma 10 metri ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, oltre ad un bronzo nel trampolino 1 m ai mondiali di nuoto di Roma 2009, è tornato a parlare della propria omosessualità e delle difficoltà vissute in giovane età.
Intervistato da BBC Sport, Mitcham, 32 anni, ha ripercorso la lunga strada intrapresa per riuscire ad accettare sé stesso come omosessuale. Quando da adolescente Matthew iniziò a provare attrazione per i ragazzi, l’ex tuffatore cercò disperatamente di negare i propri sentimenti.
Ne avevo così paura che mi legavo un elastico al polso, ogni volta che avevo un pensiero gay lo tiravo, per provare ad allenarmi a non essere gay. Mi sentivo bloccato a non poter essere autenticamente me stesso. Non volevo ammettere di aver ingannato le persone e mentito per così tanto tempo, il che mi ha fatto sentire alienato.
Mitcham si è così affidato a droghe e alcol, pur di dimenticare la verità.
Mi tappavo letteralmente il naso e bevevo, bevevo, bevevo perché l’obiettivo non era ubriacarmi, ma vomitare e svenire più velocemente di quanto avessi fatto la settimana prima. Era come evadere, un sollievo, un modo per spegnere il cervello per alcune ore.
Ma la situazione è presto degenerata. La depressione di Mitcham è diventata così grave che ha smesso di tuffarsi per un po’. La sua redenzione è avvenuta 15 mesi prima delle Olimpiadi del 2008. Quando si presentò ai suoi occhi una seconda possibilità di qualifica. Matthew smise di bere, fece coming out, si allenò come un ossesso e vinse un oro imprevisto, assolutamente inatteso.
Avevo paura della risposta, ma andando alle Olimpiadi non volevo che il pubblico australiano pensasse a me in un modo – come etero – per poi fare coming out solo dopo. Mi avrebbe fatto sentire bugiardo. La risposta è stata fantastica e ho conquistato questa enorme e colorata comunità mondiale. Onestamente è la decisione migliore che abbia mai preso.
Dopo il clamoroso oro olimpico, Mitcham ha avuto una ricaduta, scivolando ancora una volta in depressione. Diventato dipendente dal crystal meth ha pensato al suicidio, prima di entrare in rehab. Un anno fa le nozze con l’amato Luke Rutherford.
Sono davvero contento di come sia oggi la mia vita, non ultimo perché mi sono sposato l’anno scorso, quindi ho un marito ed è davvero bello. Sono stato duro con me stesso per tutta la vita, ma ora guardo indietro con occhi più gentili, e sono orgoglioso non solo di quello che ho vinto ma di essere stato in grado di fare tutto come un uomo apertamente gay, a causa dell’oppressione che è ancora così sentita in tanti paesi in tutto il mondo.
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