La scorsa settimana l’Azimut Modena di capitan Ivan Zaytsev ha conquistato la final four di Coppa Italia, ma con un triste episodio avvenuto sugli spalti.
Matteo Piano, ex di turno e ora capitano della Revivre Milano, sconfitta dopo due ore di autentica battaglia, è stato infatti pesuntamente insultato. “Gay di merda”, gli hanno urlato dalle tribune del Pala Panini. Insulti talmente ripetuti da sentirsi persino in diretta televisiva. Un episodio talmente increscioso da portare la stessa società a prenderne le distanze.
«Modena Volley si dissocia con forza e decisione dagli insulti omofobi indirizzati ad un giocatore della squadra avversaria occorsi durante la gara di ieri. L’omofobia, al pari del razzismo e della xenofobia in generale, è un comportamento deprecabile che nulla ha a che fare con i valori che Modena Volley porta avanti da sempre. Nel Tempio del Volley non c’è posto per nessun genere di discriminazione».
Reazione straordinariamente positiva, sui social, da parte della stragrande maggioranza dei fan di Modena, al fianco della società in questa doverosa battaglia contro l’omofobia.
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Uno straordinario esempio di civiltà