Intramontabile anche quest’anno il fascino ellenico, in particolare di quello esercitato da Mykonos, una delle isole Cicladi e probabilmente la più spumeggiante tra tutte le isole greche. Amata da Vip, giovani stravaganti, ma soprattutto gay, vanta un passato strettamente commerciale, legato alla pesca: un passato grigio e spento completamente diverso dalla luminosità stroboscobica che, negli ultimi anni, caratterizza questa isola dell’Egeo.
Vanta oltre 400 chiese, gioielli architettonici europei ma soprattutto i numerosi locali, che non chiudono se non alle prime luci dell’alba per assecondare i turisti che arrivano a frotte.
Come tutte le isole greche e’ circondata da una leggenda che la vuole come pietra con cui Poseidone sconfisse i giganti. Una bella rivincita per per un luogo che mitologicamente è considerato soltanto una roccia. All’alba, quando il primo raggio del sole squarcia la notte e batte sul viso di chi ha deciso di riposare sulla spiaggia, nulla è comparabile alla vista del pittoresco porto, dove, gli uni accanto agli altri, sono attraccati panfili e pescherecci. A pochi chilometri si trovano Houlakia, ed ancora Plati Yalos, rinomata per la sabbia finissima e a circa 4 chilometri dal capoluogo si trova Ornos con una baia davvero mozzafiato.
Ad Ornos, proprio davanti all Hotel Xidakis, si trova la fermata dell’autobus che, fino all’alba effettua i collegamenti per Mykonos città, ottima intuizione commerciale ed abile sfruttamento di quello che è il turismo dell’isola. Da non perdere, per chi cerca un arricchimento culturale, le rovine di Delos, facilmente raggiungibile in traghetto, considerate il luogo di nascita di Apollo, dio greco del sole. Venendo a quelle che sono le spiagge gay è impossibile non menzionare Super Paradise ed Elia, le più famose e perciò frequentate, impreziosite da tantissime piccole baie meno conosciute che vale la pena visitare, magari scoprendo qualcuno o qualcosa di interessante.
Certo, chi sceglie questa meta non può che aspettarsi una vita fatta di musica, danze sfrenate e piacevoli conoscenze, in un ambientazione che sfiora il mitologico, come ci insegna la buona tradizione della Grecia classica. Un mix di sacro e profano, dove i paradossi si incontrano fondendosi in una cornice unica e irripetibile, dove la moderna isola, combattendo con l’esperienza più saggia ed antica, lascia spazio ad un divertimento sano e spensierato, senza eccessi, ma con dei risultati invidiabili, unicamente per dare sfogo a quell’energia positiva che solo questo luogo sa portare alla luce.
Famosa anche, per la vivace vita gay, si presta a diventare la capitale estiva della tolleranza. Il nudismo, infatti, è consentito anche se meno diffuso rispetto al recente passato. Mykonos dispone di un aeroporto che garantisce collegamenti con la Grecia continentale e con il resto d’Europa. Inoltre, ogni giorno si può disporre di diversi traghetti che la collegano col Pireo, Rafina, Salonicco e con le altre isole dell’Egeo. Le sistemazioni alberghiere, di buon livello, sono tarate per ogni fascia di prezzo. Eccezione fatta per il mese di agosto, periodo in cui l’isola viene presa d’assalto dagli italiani e la scelta degli alloggi risulta meno vasta ma, tuttavia, accessibilissima.
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