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Negli USA un adolescente su 4 si identifica come non eterosessuale

Il numero di studenti LGBTQ è così passato dall’11% del 2015 al 24,5% del 2021.

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Quasi il 25% degli studenti statunitensi non si identifica come eterosessuale, secondo un rapporto pubblicato la scorsa settimana dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Si tratta di un +13% rispetto all’identico rapporto del 2015.

I dati del sondaggio YRBSS (Youth Risk Behavior Surveillance System) sono relativi al 2021 e hanno rilevato che il 75,5% degli studenti che vanno dai nove a 12 anni si è identificato come eterosessuale. Il resto, chiaramente, come non eterosessuale.

Il 12,2% si è identificato come bisessuale, il 5,2% ha messo in discussione il tutto, il 3,9% come altro, il 3,2% come gay o lesbica e l’1,8% ha dichiarato di non aver capito la domanda.

Il numero di studenti LGBTQ è così passato dall’11% del 2015 al 24,5% del 2021.

Il CDC ha intervistato 17.508 studenti in 152 scuole in tutto il Paese. Il sondaggio tiene traccia dei comportamenti degli studenti e viene condotto ogni due anni.

Tra gli studenti delle scuole superiori, il 57% ha dichiarato di non aver avuto contatti sessuali nella propria vita, il 34,6% ha avuto contatti sessuali con qualcuno del sesso opposto, il 6% ha avuto contatti sessuali con entrambi i sessi e solo il 2,4% ha avuto contatti sessuali solo con lo stesso sesso.

Questi numeri rilanciano in qualche modo un rapporto del The Trevor Project del 2021, che aveva mostrato come i giovani LGBTQ+ si identifichino sempre più al di fuori del binarismo di genere, rivelando come su 35.000 giovani LGBTQ+ di età compresa tra 13 e 24 anni quasi il 26% si identificava come non binario.

Numeri che guardano anche ad un sondaggio Gallup di inizio del 2021, che aveva rilevato come il 20% degli adulti di età inferiore ai 25 anni si identificasse in qualche modo come LGBTQ+, con la maggior parte degli intervistati che si identificava come bisessuale.

E non è finita. Un rapporto del Pew Research Center del giugno 2022 ha rilevato che oltre il 5% degli adulti di età inferiore ai 30 anni si identifica come transgender o non binario. Un rapporto di USA Today del giugno 2022 ha invece rilevato che più persone della generazione Z si identificano come LGBTQ+ rispetto alle persone di qualsiasi generazione precedente. L’aumento è probabilmente il risultato di una maggiore accettazione sociale e visibilità delle persone LGBTQ+.

Sempre più adolescenti, infine, si identificano nella dicotomia genderfluid, come precisato dalla psicologa e psicoterapeuta Roberta Taverna il mese scorso.

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