Tiziano Gargano è un uomo gay di Cassino, dove lavora come ausiliario del traffico. Attraverso Subito.it, si era accordato con un uomo di Frosinone per acquistare un gatto, che doveva essere un regalo per il compagno. L’acquisto sembrava ormai cosa fatta: si erano accordati sul prezzo, sulla razza del gatto e sulla consegna. Il signore è educato e cortese, e la trattativa sembra andare per il verso giusto. Ma poi, Tiziano riceve un messaggio disarmante: “Non vendiamo ai transessuali”.
La risposta di Tiziano si limita a un “Vergognati“. Ma la discriminazione è doppia. Non solo non ha ottenuto il gatto che tanto desiderava. Questa è stata l’ennesima offesa ricevuta. Molte ne sono passate. E tutte sono state denunciate, poiché a volte gli insulti si trasformava in minacce e con atti vandalici alla sua auto. Tiziano, inoltre, è un omosessuale, non transessuale. Cosa è successo dunque? L’uomo di Frosinone avrà cercato il nome Tiziano Gargano su Facebook o avrà guardato la foto di Whatsapp, per vedere in faccia la persona a cui avrebbe venduto il gatto. E lì ha mostrato la sua chiusura mentale, i suoi pregiudizi e la sua ignoranza (confondendo gay e transessuali). Tiziano come foto di profilo si mostra con dei capelli lunghi e biondissimi, occhi azzurri, un po’ di trucco. Questo è bastato per far saltare l’accordo.
“Non vendiamo a transessuali”. Ennesima discriminazione per Tiziano e brutta figura per tutta l’Italia
Intervistato da Repubblica, Tiziano si è sfogato così:
Non immaginavo che anche comprare un gatto potesse diventare un problema.
E’ assurdo che nel 2019 si venga discriminati per il proprio orientamento sessuale. Io per altro non sono transessuale, sono gay e sono felice. Ho una situazione sentimentale appagante, da tanti anni. Con il mio compagno avevamo deciso che mi avrebbe regalato questo gatto. Evidentemente quando il venditore ha visto la mia foto profilo su WhatsApp, si è indignato, è rimasto sconvolto. E si è mostrato per quello che è.
Cover: Repubblica.it