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Omofobo ucraino scappa in Thailandia: è accusato di violenze

Noto come un estremista neonazista, il giovane ucraino ha girato un video in cui aggredisce un giovane iracheno picchiandolo con un manganello. Ricercato dalla polizia, è scappato in Thailandia

Omofobo ucraino scappa in Thailandia: è accusato di violenze - nazi russo 1 - Gay.it
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Il fondatore dell’organizzazione russa omofoba “Occupy Pedophilia”, che è solita perseguitare, aggredire e picchiare gli omosessuali filmando le violenze, è scappato in Thailandia dopo che le autorità sono venuta in possesso di un nuovo video in cui umilia uno studente iracheno.
Nella clip, Maxim Martsinkevich, che si fa chiamare Machete, sostiene che l’iracheno era convinto che avrebbe incontrato un quindicenne per fare sesso con lui e invece ha trovato Martsinkevich sotto la doccia.
L’iracheno si è ritrovato con la testa rasata al centro, un arcobaleno disegnato sul cuoio capelluto e sei stelle blu sul petto.

A quel punto, nel video, Martsinkevich prende un manganello di quelli in dotazione alla polizia e picchia l’iracheno di cui si sentono le urla.
La polizia ucraina ha iniziato a indagare sul fatto dopo le denunce sporte da membri della comunità irachena in Ucraina.
Martsinkevich non è nuovo a problemi con la giustizia. Noto come neonazista, già due volte ha avuto a che fare con la polizia ed ha passato tre anni in prigione per avere urlato “Sieg Heil” durante un dibattito e per una finta esecuzione, indossando gli abiti del Ku Klux Klan, ai danni di un uomo asiatico che lui accusava di avere venduto droga.

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