30 anni fa Paris Is Burning di Jennie Livingston veniva presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, diventando da subito documentario di culto per la cinematografia LGBT internazionale.
Il documentario era infatti interamente incentrato sulla scena della ball culture di New York, negli ultimi anni tornata in auge grazie alla serie Pose di Ryan Murphy, che si è dichiaratamente ispirato proprio a Paris Is Burning per il suo progetto. L’opera di Jennie Livingston documentava con straordinarie immagini reali la comunità LGBT della metà anni ’80, tra afroamericani, gay, latini, drag queen e transgender. Nel 2016 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America ha inserito Paris Is Burning nel National Film Registry per i suoi meriti “culturali, storici ed estetici”.
Le ‘house’ di Pose, così luccicanti nella loro ricostruzione seriale, sono qui concrete, così come le ‘madri’ e i rispettivi ‘figli’, presi dalla strada e coccolati, tra una sfilata e una coppa da strappare alla concorrenza. Ragazzi cacciati di casa dalle proprie vere famiglie perchè omosessuali, costretti a prostituirsi per sopravvivere, prima di sfidarsi sulle movenze del vogueing. 78 minuti di documentario su settantacinque ore di riprese. Nel corso della lunga produzione, durata anni, la comunità LGBT della Grande Mela venne travolta dal voguing, che entrò nella cultura di massa nel 1989 grazie a Madonna, e dalla crisi dell’AIDS. Il progetto venne finanziato dal National Endowment for the Arts.
Paris is Burning vinse all’epoca un Gran Premio della giuria al Sundance Film Festival, un Teddy Bear al Festival internazionale di Berlino, un premio del pubblico al Toronto International Film Festival, un GLAAD Media Award, un Women in Film Crystal Award, un premio per il miglior documentario dai circoli critici di New York e Los Angeles, ma non arrivò agli Oscar molto probabilmente a causa dei temi trattati.
Fino a pochi mesi fa Paris Is Burning era visibile su Netflix, e non è detto che possa presto tornarci. Nell’attesa, è completamente disponibile su Youtube (video a seguire).
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