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“Sono un ragazzo di 32anni alle prese con una vita sentimentale complessa. Tra ghosting e relazioni insoddisfacenti, mi chiedo: ci sono consigli da dare a chi come me si trova corteggiare un ragazzo ma non sa come? Google è pieno di luoghi comuni solo per persone etero. Ma cosa piace ad un ragazzo gay? Per quanto è vero che non esista un manuale d’amore, non avremmo anche noi bisogno di qualche consiglio? Ho conosciuto un ragazzo su Tinder, messaggiamo su Instagram e finora non ci siamo ancora incontrati: fiori e cioccolatini possono fare breccia nel cuore di lui? Parlare ed entrare piano piano in confidenza è la strada giusta per portarlo a me? Cosa piace ad un uomo? Vorrei dei consigli d’amore per uomini che cercano qualcosa di più di una storia di una notte” (Marco, Milano)
Cosa piace ad un ragazzo gay? Ascoltare Dua Lipa, guardare Drag Race, riempire la camera di piante, e farsi foto in mutande davanti lo specchio scrivendo come caption: ‘oggi giornata faticosa a lavoro’.
Se sono del Gemelli vogliono parlare solo loro e si annoiano in fretta, se sono del Leone vanno riempiti di complimenti dalla mattina alla sera.
Vorrei dirti che questi sono criteri universali da riapplicare su chiunque, ma i ‘cliché’ riguardano tutti e nessuno.
Perché i ragazzi gay non sono una specie esotica da studiare in laboratorio, ma un’area cani infinita. Pur non mangiando tutti dalla stessa ciotola siamo tutti nutriti dallo stesso sistema, fatto di luoghi comuni, retaggi culturali, e banali insicurezze.
Tutto questo può variare a seconda di classe, cultura, e formazione ma per capirlo tocca conoscere più persone possibili, e forse non sarà mai sufficiente per una sola risposta.
Tanti preferiscono farsi un giro in giostra, altri sognano una storia d’amore come te. O magari entrambe le cose (guarda che non siamo monodimensionali, e spesso divertirci o innamorarci, varia a seconda di chi incontriamo).
Siamo bombardati da film, media, libri, canzoni, e storie che ci dicono a cosa dovrebbe assomigliare una storia d’amore, tanto da dimenticarci cosa vorremmo davvero vivere noi, precludendoci una realtà molto più contraddittoria e imprevedibile di quello che immaginavamo.
Conoscere qualcuno con il pallino fisso di conquistarlo e farlo cadere ai nostri piedi, rischia di renderti meno naturale e spontaneo del previsto (e mette una certa pressione).
Il rischio è che l’altro non sia più un essere umano ma un premio da vincere e portare a casa: non proiettare su di lui i tuoi desideri pensando di modellarlo a tuo piacimento.
Parla di quello che ami e ti appassiona, e coinvolgilo, ascolta cosa ha da dire e vedi se ricambia il tuo stesso entusiasmo.
Apri una conversazione senza forzarla e cerca di leggere chi hai davanti senza pretendere di sapere già il finale.
Questo non ti assicurerà una storia d’amore su prenotazione, ma se non altro ti permetterà di conoscerti meglio attraverso l’altro, intercettare quali persone preferisci avvicinare e quali non fanno proprio per te, e coltivare un terreno abbastanza fertile per lasciar fiorire queste rose.
Non tutte le persone sono uguali e non tutte le persone si innamorano allo stesso modo, ma condividere le tue energie con qualcuno che sappia stimolarle e non sprecarle, è già un buon inizio.
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