L’ultimo folle paragone omofobo arriva dall’Irlanda, più precisamente dal convento di Kilkenny, che si trova nel sud-est dell’Irlanda. A paragonare i gay a degli zombie infetti è stato il prete Tom Forde. Non ha usato proprio queste parole, ma nel contesto più ampio identifica chi è a favore di aborto, eutanasia, chi usa metodi contraccettivi e pratica adulterio e omosessualità come delle persone infette, appunto degli zombie. Questi sarebbero fisicamente vivi, ma spiritualmente morti.
Il discorso era all’interno della sua omelia, che a quanto pare non è molto piaciuta ai fedeli. Difatti, dopo l’introduzione omofoba, una parte dei presenti ha deciso di andarsene, offesi per quanto avevano appena sentito. A riportare la parte incriminata dell’omelia è l’Irish Mirror, che per primo ha diffuso la notizia.
Gli zombie infetti nell’omelia
Affermando inizialmente di essere un amante delle serie Tv di zombie, Tom Forde ha subito deviato andando a colpire appunto chi accetta temi controversi nel mondo della chiesa, tra cui appunto l’omosessualità.
Comincio questa omelia con un’ammissione imbarazzante. Potrebbe distruggere qualsiasi rispetto voi abbiate per me. Potete decidere di ignorare tutto ciò che dico ora e in futuro. Ma c’è un punto per la mia ammissione e vi chiedo di avere pazienza con me. Sono un po ‘strano. Mi piacciono gli zombi.
Elencando le varie serie che visto, arriva al punto cruciale:
fisicamente viva ma spiritualmente morta, moralmente marcia o almeno infetta.
E approfondisce il suo punto di vista:
Lo vediamo quando ci si toglie la maschera e qualcuno che pensavamo essere un amico si rivela un demonio, pieno di rabbia, disprezzo, cattiveria, lussuria o orgoglio che non avevamo mai visto prima. Lo vediamo nel comportamento autodistruttivo e irrazionale.
È visibile nell’abuso di droghe e alcol, nell’adulterio, nella fornicazione e nell’omosessualità (e ci sono altri comportamenti innominabili). Così come nell’accettazione dell’aborto e della contraccezione e nel legalizzare l’eutanasia. Nel genere zombie, una volta che sei stato morso, sei infetto e non c’è speranza. L’unico modo per affrontare i mostri è pugnalarli o sparargli nel cervello perché altrimenti sono spietati, implacabili e inarrestabili.
L’omelia era stata pubblicata sul blog nel sacerdote, ma dopo lo scalpore è stata rimossa. L’Irish Mirror, la settimana scorsa, aveva provato a contattare Forde, il quale però non ha rilasciato commenti. Intanto, il convento di Kilkenny è in imbarazzo per l’omelia omofoba.
Eddie McGuinness, organizzatore del Dublin Pride, ha dichiarato:
Sono sbalordito. Quelle parole sono dannose, non solo all’interno della comunità LGBT ma all’interno della società. Così ancora una volta la Chiesa cattolica sta cercando di dire alle persone come vivere la propria vita quando dovrebbero guardare internamente e ripulire ciò che hanno fatto loro stessi.
Nel frattempo, la comunità LGBT può vantare un nuovo appellativo: quello di zombie infetti.
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